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Collection: Archivio virtuale del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano
Date: 1180 novembre 9
AbstractAlessandro III papa, avendo ricevuto una supplica da parte di Giorgio abate del monastero di S. Salvatore in "insula maris", pone il suddetto monastero sotto la protezione papale confermando ad esso i beni.

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Date: 1264 novembre 13
AbstractGiovanni abate del monastero di S. Salvatore in insula maris-S. Pietro a Castello concede a censo in perpetuo a Giovanni e a Gregorio Castagnola, figli del fu Bartolomeo, una terra vacua sita a Napoli 'ad illum Vulpulum' nella regione di Porto, per il censo annuo di una libbra di cera.

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CharterASPS, 3
Date: 1301 febbraio 25
AbstractBonifacio VIII papa, avendo ricevuto una supplica da parte della regina Maria d'Ungheria, dona a quest'ultima il monastero di S. Pietro a Castello di Napoli con i beni e i diritti connessi e con la facoltà di insediarvi un numero opportuno di monache per fondare un convento domenicano.

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CharterASPS, 4
Date: 1301 febbraio 25
AbstractBonifacio VIII papa, avendo concesso alla regina Maria d'Ungheria di fondare un convento domenicano, ordina a [Giovanni] arcivescovo di Capua di cederle il monastero di S. Pietro a Castello di Napoli con i beni e i diritti connessi e di trasferire i monaci benedettini in esso dimoranti in altri monasteri napoltetani: S. Sebastiano, SS. Severino e Sossio e S. Maria a cappella.

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Charter ASPS, 5
Date: 1301 dicembre 17
AbstractCarlo II re ordina al maestro giustiziere, ai baiuli, ai commissari e agli abitanti di Acerra di non molestare gli abitanti di san Nicandro, vassalli del monastero di San Pietro a Castello, privati dei loro buoi da un' epidemia e costretti per questo motivo ad affittare alcuni carri.

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Date: 1302 dicembre 24
AbstractCarlo II re assegna in perpetuo ai frati mendicanti della città di Napoli, affinché mantengano vivo lo studio della teologia nelle loro scuole, centocinquanta once d' oro annue da riscuotere presso la dogana di Napoli sulla gabella del ferro, dell' acciaio e della pece, così distribuite: ottanta once ai Predicatori, quaranta ai Minori e trenta agli Agostiniani.

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Charter ASPS, 7
Date: 1304 febbraio 27
AbstractBenedetto XI papa concede in perpetuo a tutte le priore e alle monache dei monasteri affidati ai frati Predicatori l'esonero dal pagamento di qualsiasi contribuzione ecclesiastica non solo per i beni posseduti al presente, ma anche per quelli futuri, e l'esenzione dalla giurisdizione episcopale.

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Charter ASPS, 8
Date: 1306 luglio 01
AbstractCarlo II re, avendo concesso in perpetuo ai frati mendicanti di Napoli centocinquanta once d'oro annue da riscuotere presso la dogana della città sui diritti del ferro, dell'acciaio e della pece, affida alle monache di S. Pietro a Castello la suddetta somma, e per esse alla priora, al priore o ad un loro procuratore, il compito di distribuirla nel modo seguente: ottanta once ai Predicatori, quaranta ai Minori e trenta agli Agostiniani, con facoltà di ridurre o aumentare proporzionalmente la somma da erogare in caso di variazioni della predetta rendita.

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Charter ASPS, 9
Date: 1308 luglio 09
AbstractCarlo II re cede al monastero di S. Pietro a Castello, nel quale è presente Elisabetta figlia del re d'Ungheria, il diritto di pesca sul tratto di litorale situato presso la città di Napoli che si estende da capo Transverso fino a San Basilio.

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CharterASPS, 10
Date: 1319 giugno 27
AbstractMaria d' Ungheria regina, dopo aver dichiarato che le monache di S. Pietro a Castello le hanno concesso la facoltà di utilizzare una casa coperta di paglia, detta lisca, sita nell'orto del monastero, confinante con la corte della casa di Giovanni conte di Gravina, con l' obbligo di restituirla non appena le monache o un loro procuratore l'avessero richiesto, promette che, finché la terrà, i diritti del monastero su di essa non saranno mai lesi ( v. ASPS,12).

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Charter ASPS, 11
Date: [1319] settembre 20
AbstractElisabetta figlia del re d'Ungheria, Magalda priora e Andrea di Sessa priore di S. Pietro a Castello, concedono al prete Ruggiero de Macla della valle del Fortore un locum fabritum dove costruire una chiesa intitolata a S. Leonardo, sito nelle pertinenze di Napoli in località 'Numoria candida', presso la chiesa di S. Maria di Piedigrotta, per il censo annuo di sei libbre di cera da corrispondere [il 29 giugno] nella festa di S. Pietro, riservandosi il diritto di pesca sull'adiacente tratto di litorale, con facoltà di costruire a sue spese non solo la chiesa, ma anche alcuni edifici ad essa annessi, di nominarvi un sacerdote per celebrare i divini uffici e di disporre liberamente delle elemosine

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CharterASPS, 12
Date: 1323 febbraio 3
AbstractMaria d’Ungheria regina, dopo aver dichiarato che le monache di S. Pietro a Castello le hanno concesso la facoltà di utilizzare una casa coperta di paglia, detta lisca, sita nell’orto del monastero, confinante con la corte della casa di Giovanni conte di Gravina, con l’obbligo di restituirla non appena le monache o un loro procuratore l’avessero richiesto, promette che, finchè la terrà, i diritti del monastero su di essa non saranno mai lesi (v. ASPS,10).

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CharterASPS, 13
Date: 1324 marzo 18
AbstractCarlo duca di Calabria, vicario generale del Regno, ordina al Reggente della ''Magna Curia Vicarii'' e ad altri ufficiali di dirimere rapidamente una controversia sorta tra il monastero di S. Pietro a Castello, da una parte, e Isabella Scossidato con gli eredi di Nicola Pinto, dall'altra, a causa di un "districtus" e di una "curtis" posseduti in comune a Napoli in località Pietra del pesce.

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CharterASPS, 14
Date: 1325 marzo 22
AbstractRoberto re, essendo stato violato da alcuni cittadini di Napoli il diritto di pesca concesso dal padre Carlo II ai religiosi del monastero di S. Pietro a Castello, presso la città di Napoli, sul tratto di litorale che va da Capo Trasverso a S. Basilio, conferma nuovamente il privilegio.

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CharterASPS, 15
Date: 1327 ottobre 11
AbstractGiovanni XXII papa, avendo ricevuto una supplica da parte della priora di S. Pietro a Castello, ordina a Richerio de Stella canonico di Capua di informarsi e di dare disposizioni riguardo ad una controversia sorta tra il monastero e Matteo "Curcisius" di Ravello, canonico di Napoli e vicario del fu Bertoldo arcivescovo di Napoli, in merito alla collazione della chiesa di S. Pietro "ad Dompetrum" di Napoli.

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CharterASPS, 16
Date: 1328 agosto 8
AbstractMaddalena, priora di S. Pietro a Castello, con il consenso del priore Pietro di Piedimonte, concede al prete Pietro de Stampis la chiesa di S. Maria "ad illam Sanctam", due appezzamenti di terra di proprietà della chiesa site fuori Napoli, una in località "ad Sanctam", un'altra a S. Giovanni in Campo, e la chiesa di S. Maria "ad Salitum" sita a Napoli nella "platea Saliti" con una pezza di terra sita a Secondigliano, per un'oncia d'oro e sessanta carlini d'argento annui da versare [il 29 giugno] nella festa di S. Pietro.

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CharterASPS, 17
Date: 1330 agosto 3
AbstractRoberto di Amantea notaio autentica per volere di Pietro di Fondi, priore di S. Pietro a Castello, il privilegio di Alessandro III del 9 novembre 1180 (v. ASPS 1) e le "litterae gratiosae" di Benedetto XI del 27 febbraio 1304 (v. ASPS 7).

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CharterASPS, 18
Date: 1342 novembre 22
AbstractRoberto d'Angiò re, avendo ricevuto una supplica da parte delle monache di S. Pietro a Castello i cui beni e alcune rendite vengono usurpati da cittadini napoletani e di luoghi vicini, invita i reggenti e i giudici della "Magna Curia Vicarii" a contribuire ad una veloce risoluzione delle liti.

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CharterASPS, 19
Date: 1345 aprile 9
AbstractAlla presenza di Tommaso "de Girmundo" giudice a contratto, di Luca "Merula" notaio, della priora Angelica e di tutto il convento di S. Pietro a Castello, il priore Galgano de Ytro esibisce e autentica le "littearae gratiosae" di Benedetto XI del 27 febbraio 1304 (ASPS 7).

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CharterASPS, 20
Date: 1358 dicembre 19
AbstractGiovanna I regina e Luigi di Taranto re ordinano al Gran Camerario e agli ufficiali preposti alla gabella del sale di versare alla priora e alle monache di S. Pietro a Castello, nonostante le contrarie disposizioni relative alle entrate fiscali emanate il 3 settembre, X indizione e il 15 novembre, XI indizione, la rendita di cento tomoli di sale annui ad esse concessa da re Carlo II e confermata da re Roberto.

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CharterASPS, 21
Date: 1361 gennaio 24
AbstractGiovanna I regina e Luigi di Taranto re, avendo ricevuto una supplica da parte della priora e delle monache di S. Pietro a Castello, ordinano al Reggente della "Magna Curia Vicarii", al maestro portolano e ad altri ufficiali competenti di permettere agli affittuari di alcune botteghe del monastero site "in ruga picaloccorum" a Napoli, nonostante la recente emanazione di disposizioni contrarie in proposito, di continuare a tenere fuori le porte alcuni banchi lunghi quattro palmi in virtù di un privilegio di Carlo II.

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CharterASPS, 22
Date: 1362 agosto 26
AbstractGiovanna I regina di Napoli ordina al Gran Camerario e agi ufficiali competenti per la gabella del sale di continuare a versare ogni anno nella festa di S. Giovanni Battista [il 24 giugno] al monastero di S. Pietro a Castello la rendita di cento tomoli di sale annui, nonostante le contrarie disposizioni relative alle entrate fiscali emanate il 3 settembre, X indizione, il 15 novembre, XI indizione e il 21 febbraio, XIII indizione .

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CharterASPS, 23
Date: 1363 novembre 15
AbstractFilippo, figlio del fu principe di Taranto, ordina ai giustizieri, vicari, camerari, baiuli della contea di Acerra di non sottoporre ad alcun diritto di passaggio gli abitanti di San Nicandro, vassalli di S. Pietro a Castello di Napoli, e tutti gli uomini che trasportano beni per conto del monastero sia mentre transitano attraverso un ponte sito ad Acerra in cursu aque lanei, ora distrutto, sia in qualunque altro luogo della suddetta contea.

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CharterASPS, 24
Date: 1366 luglio 17
AbstractGiovanna I regina di Napoli ordina al Gran Camerario e agli ufficiali competenti per la gabella del sale di continuare a versare regolarmente ogni anno al monastero di S. Pietro a Castello la rendita di cento tomoli di sale annui, nonostante qualsiasi disposizione relativa alle entrate fiscali.

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CharterASPS, 25
Date: 1374 marzo 17
AbstractAniello de Vitaluccio di Aversa e Caterina Cabanni, priori di S. Pietro a Castello, incaricano Antonio di Somma, priore del monastero domenicano di S. Domenico di Capua, di prendere possesso e di amministrare due pezze di terra di proprietà del monastero napoletano e sulle quali il monastero capuano deteneva l'usufrutto, site nel territorio capuano nella "villa" di S. Andrea e nella "villa Refronzule".

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CharterASPS, 26
Date: 1374 aprile 21
AbstractAntonio di Somma, procuratore dei monasteri di S. Pietro a Castello di Napoli e di S. Domenico di Capua, dichiara, dinanzi al baiulo e ai giudici di Capua, che i frutti di due pezze di terra di proprietà del monastero napoletano e sulle quali il monastero capuano detiene l'usufrutto, site nella villa di S. Andrea nel territorio capuano e nella villa "Refronzule", devono essere destinati al monastero di S. Domenico per pagare alcuni lavori necessari e, solo nel caso che sopravanzi qualcosa, per il vitto dei frati, con l'obbligo per questi ultimi di celebrare ogni giorno due messe per l'anima di Giordano Pandone, padre degli antichi donatori delle terre.

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Date: 1374 ottobre 4
AbstractGiovanna I regina di Napoli dona a Caterina Cabanni, ad Aniello di Aversa e a Aniello Conte, rispettivamente priori e procuratore di S. Pietro a Castello e per loro al monastero, il casale di Mariglianella, sito presso Marigliano, con tutti i vassalli, i beni e le rendite, riservandosene la giurisdizione criminale e i diritti fiscali, in passato concesso per metà in feudo al milite Nicola Mansella di Salerno, morto senza eredi.

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CharterASPS, 28
Date: 1375 aprile 12
AbstractGiovanna I regina, avendo ricevuto una supplica da parte della priora e delle monache di S. Pietro a Castello, conferma al priore Aniello di Aversa e per lui al monastero la donazione del casale di Mariglianella sito presso Marigliano.

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CharterASPS, 29
Date: 1379 maggio 23
Abstract

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CharterASPS, 30
Date: 1382 giugno 13
AbstractCarlo III re ordina al gran camerario e agli ufficiali competenti per la gabella del sale di continuare a versare ogni anno al monastero di S. Pietro a Castello la rendita di cento tomoli di sale annui o di corrispondere una somma in denaro corrispondente a un tarì e un grano per ogni tomolo.

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