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Collection: Archivio virtuale del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano
CharterASPS, 57
Date: 1441 maggio 29
AbstractRenato re, dopo aver descritto l'origine di una lite tra il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano e Giovanni Caputo per un pezzo di spiaggia, sito presso il monastero di S. Pietro Martire, del quale quest'ultimo era riuscito a farsi riconoscere il possesso da parte della "Magna Curia Vicarii", incarica Vitale Cabanni, logoteta e protonotario del Regno, di risolvere in appello la causa.

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Date: [1449] novembre 13
AbstractGiovanni Orsini conte di Manoppello promette di versare a Giovanni Antonio Marzano, futuro sposo della sua primogenita Francesca Orsini, ottomila ducati quale dote matrimoniale; il duca, a sua volta, pone un' ipoteca su tutti i beni feudali che detiene in concessione, tra i quali Pietravairano e Torre di Francolise.

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CharterASPS, 59
Date: 1449 novembre 20
AbstractAlfonso d'Aragona re, avendo ricevuto una supplica da parte di Francesca Orsini, conferma un' ipoteca su alcuni beni feudali accesa da Giovanni Antonio Marzano, duca di Sessa, nei capitoli matrimoniali di quest'ultimo e di Francesca (v. ASPS, 58 inserto).

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CharterASPS, 60
Date: 1454 maggio 17
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, concede a Francesca Orsini, una volta duchessa di Sessa, di avere come confessore Angelo di Penne, frate domenicano, con la facoltà di intrattenersi con lui in qualunque luogo e per il periodo di tempo ritenuto più opportuno.

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CharterASPS, 61
Date: 1454 giugno 14
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine Domenicano, dopo aver compiuto una visita al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, formula alcune "ordinationes": che le monache recitino i divini uffici cantando, rispettino nel coro un religioso silenzio, non accolgano nella comunità alcuna giovane desiderosa di intraprendere la vita monastica che non abbia compiuto almeno il quattordicesimo anno di età, non permettano che alcuno violi la clausura, non comunichino con l'esterno se non dietro le grate ferree e in presenza di due monache più anziane; revoca, inoltre, qualunque concessione già fatta in passato a qualche monaca di scegliersi un confessore; dispone che la porta del monastero rimanga chiusa, che ci sia una persona addetta alla sua apertura e che le chiavi siano custodite di notte presso il priore, che la priora vigili affinché la porta del dormitorio sia sempre chiusa e ne custodisca le chiavi; ordina, infine, che tutte le monache consumino i loro pasti in comune nel refettorio.

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CharterASPS, 62
Date: 1455 maggio 20
AbstractCallisto III papa, avendo ricevuto una supplica da parte del re Alfonso d'Aragona che informato della necessità di riformare il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano è desideroso di sottoporre quest'ultimo all' Osservanza domenicana, e da parte della nobildonna Francesca Orsini, terziaria domenicana, vedova di Giovanni Antonio Marzano duca di Sessa che è desiderosa di entrare nella comunità napoletana, ordina agli arcivescovi di Napoli, di Amalfi e di Sorrento di sottoporre il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano a regolare osservanza e di disporre l'ingresso nel monastero della suddetta Francesca con altre donne; concede, inoltre, alle monache che non sono pronte ad accogliere la riforma di trasferirsi con i loro beni e le loro doti in altri monasteri disposti ad accoglierle; permette alle monache che intendono trasferirsi nel monastero napoletano, con il permesso dei propri superiori, di accedervi in numero non superiore a tredici; sottopone, infine, il monastero al vicario dei frati dell'Osservanza della Provincia del Regno di Sicilia.

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CharterASPS, 63
Date: 1455 giugno 8
AbstractCallisto III papa, non avendo ricevuto notizie sulla riforma del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, incarica Marziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, di sottoporlo a regolare osservanza.

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Date: 1455 luglio 21
AbstractCallisto III papa incarica Giovanni vescovo di Maiorca, residente a Napoli, di informarsi sulla vita, sui costumi e sull'onestà della priora e delle monache dei SS. Pietro e Sebastiano, e di controllare in particolare se esse celebrano i divini uffici, se preservano l'onestà del monastero, se provvedono a riparare l'edificio monastico, se obbediscono ai loro superiori; gli ordina inoltre, se l'indagine ha esito positivo, di sottoporre il monastero al provinciale competente e, non come precedentemente disposto, al vicario dell'Osservanza della Provincia del Regno di Sicilia.

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CharterASPS, 65
Date: 1455 settembre 9
AbstractGiovanni "Talliacotius" giudice a contratto e Antonio de Pilellis notaio, in presenza di alcuni testimoni, autenticano le disposizioni di Callisto III indirizzate a Giovanni vescovo di Maiorca il 21 luglio 1455, esibite da Giovanni de Rinaldis, priore dei SS. Pietro e Sebastiano (v. ASPS, 64 inserto).

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CharterASPS, 66
Date: 1456 settembre 24
AbstractAlfonso I d'Aragona re, avendo ricevuto una supplica da parte del priore e della priora dei SS. Pietro e Sebastiano costretti a causa delle guerre ad amministrare molte terre boscose e incolte, incarica Pietro del Balzo Orsini di rendere liberi alcuni uomini del casale di San Nicandro: Santuccio, Magaldo detto "Ceratum", Giuliano di Aprile, Maiello Manimuzo, Antonio de Orofino e i loro eredi vassalli del monastero, affinché possano trarre frutto dagli appezzamenti di terreno che essi mettono a coltura.

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CharterASPS, 67
Date: 1457 gennaio 27
AbstractCallisto III papa, essendo venuto a conoscenza che la nobildonna Francesca Orsini dopo la morte del marito era entrata a far parte del Terzo Ordine Domenicano, aveva vissuto religiosamente e in povertà con alcune donne per tre anni e desiderava diventare monaca in un monastero osservante, le concede di fondare e costruire un monastero a sue spese con una chiesa, un dormitorio, un orto e altri locali necessari, disponendo che sia sottoposto al vicario dell'Osservanza della Provincia del Regno di Sicilia.

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CharterASPS, 68
Date: 1457 febbraio 8
AbstractCallisto III papa concede a Francesca Orsini, suora del Terz'Ordine di S. Domenico, di continuare ad accogliere presso di sé in qualità di confessore il frate domenicano osservante Angelo di Penne, già approvato dal marito e dal maestro generale dell'Ordine Domenicano.

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CharterASPS, 69
Date: 1457 ottobre 1
AbstractCallisto III, avendo ricevuto una supplica da parte delle monache che in forza di un privilegio di esenzione dichiarano di non dipendere dall'autorità del provinciale o del maestro generale dell'Ordine Domenicano, incarica Giovanni vescovo di Maiorca, residente in Napoli, di informarsi se realmente alcuni nobili di Napoli, soprattutto appartenenti al Seggio di Nido, si intromettono nella vita della comunità monastica dei SS. Pietro e Sebastiano tentando di imporre protezione alla priora e alle monache e di amministrarne i beni, e in caso affermativo di ordinare loro di desistere minacciandoli di scomunica.

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CharterASPS, 70
Date: 1458 gennaio 12
AbstractCallisto III papa, essendo venuto a conoscenza che le monache dei SS. Pietro e Sebastiano sono preoccupate che la facoltà concessa a Francesca Orsini di fondare un monastero osservante, di riformare i monasteri femminili delle Province di Terra di Lavoro e di Abruzzo nonché di proteggere lo stesso monastero dei SS. Pietro e Sebastiano possa attentare alla loro autonomia, concede alle religiose l'esenzione da tale riforma.

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CharterASPS, 71
Date: 1458 maggio 22
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, essendo venuto a conoscenza della volontà di Francesca Orsini di fondare un monastero osservante, dispone che, una volta trovato un edificio confacente alla clausura, vi si rechino due religiose dal monastero osservante di Pisa e due dal monastero di S. Pietro Martire di Firenze, affinché la suddetta Francesca e le sue compagne siano istruite sui costumi e le regole contenute nelle Costituzioni.

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Date: [1458 gennaio 12 - 1458 luglio 24]
AbstractCallisto III papa affida a Gaspare di Teramo, "sacrii palacii apostolici causarum auditor", la causa mossa dalle monache del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano che, intenzionate ad opporsi alla riforma, si sono rivolte alla S. Sede, lamentando la destituzione della priora Violante d'Aquino ad opera del maestro generale dell'Ordine e la nomina del nuovo priore Angelo di Penne.

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CharterASPS, 73
Date: 1458 luglio 24
AbstractGaspare di Teramo, "sacrii palacii apostolici causarum auditor", dopo aver dichiarato la recezione di una lettera di Callisto III riguardante una causa mossa dalle monache dei SS. Pietro e Sebastiano (v. ASPS, 70), ordina ai membri della gerarchia ecclesiastica della città e della diocesi di Napoli di non intervenire in alcun modo mentre la causa è in corso.

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Date: 1458 agosto 28
AbstractPio II, essendo venuto a conoscenza che Marziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano e Francesco di Monopoli, provinciale della Provincia del Regno di Sicilia, sono interessati a riformare il monastero napoletano dei SS. Pietro e Sebastiano e che ormai nella città di Napoli da più parti se ne sente l'esigenza, incarica loro di renderla finalmente esecutiva.

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Date: 1458 agosto 30
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, dopo aver riportato un breve di Pio II (v. ASPS, 74 inserto), ordina perenteriomente alle monache, pena la scomunica, di accogliere entro tre giorni la riforma e l'ingresso nella comunità di Francesca Orsini.

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Date: 1458 agosto 30
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, essendo stata revocata la concessione fatta da Callisto III il 12 gennaio 1458 al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano (v. ASPS, 70), ordina al priore del monastero di accettare la riforma, di far entrare nella comunità Francesca Orsini e di rimuovere l'attuale priora Violante d'Aquino.

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CharterASPS, 77
Date: 1458 settembre 5
AbstractPio II papa, essendo venuto a conoscenza che Marziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, aspira alla direzione della riforma dei monasteri domenicani e dei SS. Pietro e Sebastiano di Napoli, gli concede, nonostante le precedenti disposizioni di Callisto III, la facoltà di visitare e di riformare il suddetto monastero entro due mesi, di consentire l'ingresso in esso di Francesca Orsini con alcune sue compagne per diventarne priora entro un anno e di far entrare altre monache osservanti per istruire la comunità.

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CharterASPS, 78
Date: 1458 settembre 7
AbstractFerdinando re, essendo venuto a conoscenza dei tentativi di molte persone sia ecclesiastiche che laiche di impadronirsi dei beni del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, incarica Alfonso principe di Capua suo figlio di rinnovare il patronato regio sul monastero e di far esibire davanti ad esso lo stemma reale.

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CharterASPS, 79
Date: 1458 settembre 11
AbstractNardo Russo, notaio della curia arcivescovile di Napoli, su richiesta di Angelo di Penne, priore dei SS. Pietro e Sebastiano, dopo aver trascritto e autenticato una lettera inviata da Marziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, alle monache del suddetto monastero contenente l'imposizione della riforma (v. ASPS, 74 inserto), dichiara di essersi recato in compagnia del nominato priore, di alcuni frati domenicani e di Mazzeo di Gallura, giudice della curia arcivescovile, davanti al monastero, e non avendo potuto accedervi, di aver assistito alla lettura da parte del detto Mazzeo delle disposizioni del maestro generale e alla loro affissione sulla porta sbarrata del convento.

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CharterASPS, 80
Date: 1458 settembre 27
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, ordina a Francesco di Monopoli, a Luce di Pontecorvo provinciali della Provincia del Regno di Sicilia e ad Angelo di Penne, priore dei SS. Pietro e Sebastiano, di rendere effettive le disposizioni di Pio II riguardanti la riforma del monastero (v. ASPS, 77).

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CharterASPS, 81
Date: 1458 novembre 1
AbstractAlla presenza di Francesco di Monopoli, ministro provinciale, e di Angelo di Penne, priore dei SS. Pietro e Sebastiano in qualità di commissario di Pio II per la riforma del monastero, il notaio Giovanni de Sanguineis esibisce le "littere executoriae" di Pio II del 5 settembre 1458 (v. ASPS, 77) e Lucrezia, Angelica, Margherita, Francesca, Freda, Giuliana, Coletta e Margaritella Pulderico, monache del suddetto monastero, dichiarano di voler lasciare la comunità per trasferirsi in altri monasteri.

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CharterASPS, 82
Date: 1458 novembre 21
AbstractMarziale Auribelli, maestro generale dell'Ordine Domenicano, scrive a Angelo di Penne, priore dei SS. Pietro e Sebastiano, pregandolo di concedere ad alcune monache, che sono state scomunicate e successivamente si sono pentite, l'assoluzione pontificia.

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CharterASPS, 83
Date: 1460 febbraio 12
AbstractPresso la curia del maestro giustiziere del Regno di Sicilia, insediata nella "platea" di S. Giorgio Maggiore, alla presenza dei nobili Martino de Suardis di Bergamo, Melchiorre "de Marchia", Angelo di Giovenazzo, Mariano di Teramo giudici della curia, Bacio di Pisa, Jacobo de Toppo, Giovanni de Rotundis maestri degli atti, Nicolò Marino de Mercurio notaio, su richiesta di Jacobo Anello de Casanova, procuratore dei SS. Pietro e Sebastiano, autentica una contratto di concessione in enfiteusi del monastero di S. Salvatore "in insula maris" - S. Pietro a Castello riguardante la chiesa di S. Maria a Mare del 13 novembre 1264.

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CharterASPS, 84
Date: 1460 giugno 9
AbstractGiovanni, duca di Calabria e vicario generale del Regno, concede ad Agostino Marcone Caparva, a Cristoforo Prezioso, a Minico Caparva, a Sabatino Bartolomeo Caparva, ad Antonio Longo, ad Antonio di Giorgio agricoltori, ad Antonello Cataldo, a Luigi Incatenato mugnaio, a Jacobo Assanti procuratore e agricoltore a Marano, ad Aversano di Andrea, ad Antonello Cappelletta, a Giovanni di Riapello in San Nicandro, ai loro figli e alle loro famiglie, dipendenti dal monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, il permesso di uscire dalla città di Napoli e di circolare intorno ad essa per trecento miglia sia di giorno che di notte, con armi o disarmati, a piedi o a cavallo, con o senza bestie.

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CharterASPS, 85
Date: 1460 ottobre 21
AbstractPio II, avendo saputo che alcune persone hanno usurpato i beni mobili e immobili del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, incarica l'abate del monastero dei SS. Severino e Sossio di Napoli e il vicario dell'arcivescovo di Napoli di ordinare a tutti coloro che detengono illecitamente i suddetti beni di restituirli entro un termine da essi stabilito, pena la scomunica.

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Date: 1465 gennaio 8
AbstractMaria Francesca Orsini priora e le monache dei SS. Pietro e Sebastiano nominano loro procuratore Urbano Giovanni de Aquapalumbo per esigere tutte le rendite e le offerte dei fedeli della cappella di S. Leonardo a Chiaia e di alcuni ospedali per poveri e infermi in Basilicata, in Terra d'Otranto, in Capitanata e in Terra di Bari.

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Date: 1465 maggio 15
AbstractPaolo II papa stabilisce la pena della scomunica impartita dal vescovo e la sospensione dall'ufficio ricoperto per un anno per tutti i commissari apostolici o i loro delegati che acconsentiranno e contribuiranno in altro modo ad una vendita di beni ecclesiastici svantaggiosa per la Chiesa, la pena della scomunica pontificia per coloro che con dolo o frode venderanno beni ecclesiastici che dovranno essere immediatamente restituiti.

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