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Collection: Codex Diplomaticus Cavensis

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L’archivio e la documentazione

Non è possibile stabilire con certezza l’anno di fondazione della Badia, ma possiamo dire con un alto grado di probabilità che fu fondata nell’XI secolo fra gli anni 1016 e 1025.

La formazione e la conservazione dei documenti dell’abbazia in un archivio proprio risale alla fine del XVI secolo. Nell’archivio dell’abbazia di Cava si ritrovano anche documenti che risalgono a prima della sua fondazione e che si riferiscono a chiese più antiche di quella di Cava, circa 500; per la maggior parte si parla di documenti originali.

Il Codex Diplomaticus Cavensis

Tutte le carte presenti all’interno dell’archivio di Cava sono state riunite e organizzate in ordine cronologico e si è proceduto poi, progressivamente, alla pubblicazione del Codex Diplomaticus Cavensis (d’ora in poi CDC), che copre oggi un ampio arco cronologico (dal 792 al 1080). Il primo volume del CDC fu pubblicato a stampa nel 1873 e da allora fino al 1893 sono stati pubblicati i primi otto volumi. La pubblicazione dell’opera riprese dal 1984, grazie all’impegno profuso da Giovanni Vitolo e da Simone Leone, che portò alla pubblicazione del IX e del X volume; solo nel 2015 si è giunti alla pubblicazione degli ultimi due volumi del CDC a cura di Carmine Carlone, Leone Morinelli e Giovanni Vitolo.

La collezione

I dieci volumi del CDC sono stati resi disponibili in formato digitale sulla piattaforma online di ALIM (Archivio della Latinità Italiana del Medioevo). La presente collezione è stato costituita da Georg Vogeler mediante estrazione di dati dall’Archivio della Latinità Italiana del Medioevo (ALIM, adesso http://alim.unisi.it/dl/fonti_documentarie).

Nell’ambito della preparazione delle loro tesi di laurea in Scienze storiche (Università di studi di Napoli Federico II) i dott. Giuseppe Consolo e Tiziano Balbi hanno in seguito arricchito la collezione di ulteriori dati. In particolare, lo studio dei primi tre volumi del CDC, ovvero dei primi 536 documenti su una base di 1671, ha portato alla pubblicazione di 4 liste o indici; uno comprendente i notai che hanno operato in area Longobarda nei secoli VIII-X pubblicato da Giuseppe Consolo, tre comprendenti, invece, gli abati i giudici e gli avvocati, pubblicate da Tiziano Balbi. Le liste sono consultabili ai seguenti indirizzi:

Gli indici sono stati pensati per fornire un nuovo modo di accesso alla documentazione con l’obiettivo di rendere più agevole e veloce la ricerca e lo studio. Difatti attraverso la marcatura effettuata in XML e sui documenti già precedentemente marcati in Monasterium, è possibile effettuare ricerche inserendo appositi sistemi di filtraggio, grazie anche all’intersezione con i dati già presenti sul sito, evidenziando ad esempio tutti i documenti riguardanti un determinato abate o quelli redatti da un determinato notaio e in quali anni.

Il lavoro è in continuo aggiornamento dal momento che, allo stato attuale, per quanto riguarda i notai, questo è completo per i soli primi tre volumi del CDC, e per quanto concerne giudici, avvocati ed abati, solo per il primo.