useridguestuseridguestuseridguestERRORuseridguestuseridguestuseridguestuseridguestuseridguest
Fond01 Appendice del Tabulario diplomatico
Introduzione

L’Appendice del Tabulario diplomatico è stata costituita ufficialmente nel settembre del 1993, in concomitanza con un trasferimento di sede dell’Archivio di Stato di Bari, per dare sistemazione e ordinamento ad un gruppo di pergamene, talvolta mutile o semplicemente frammenti, provenienti da volumi di protocolli notarili e spesso rinvenute in occasione di interventi di restauro, effettuati soprattutto presso laboratori esterni.

La necessità di dare ordine e organizzazione a un materiale vario e disperso e la oggettiva impossibilità, nella maggior parte dei casi, di riuscire ad assegnare una provenienza certa ai singoli documenti (spesso estrapolati dal volume nel quale si trovavano come allegato o come coperta, senza che ne fosse stata segnalata alcuna traccia) indusse a riunire le pergamene in una raccolta, che si volle definire Appendice del Tabulario diplomatico, in quanto in qualche modo omogenea rispetto a quello per natura e provenienza, anche se cronologicamente, storicamente e archivisticamente profondamente diversa. Il Tabulario diplomatico, infatti, che raccoglie appunto pergamene riutilizzate come coperte di protocolli notarili, è un fondo acquisito dall’Istituto barese nel 1942, a seguito di regolare versamento da parte dell’allora Archivio notarile distrettuale, dopo essere stato oggetto, tra il 1908 e il 1913, di restauro e di un sommario riordinamento cronologico a cura del conservatore del tempo, Salvatore Faraone.

Per quanto impropria, si è preferito mantenere la denominazione di “Appendice” per ragioni di opportunità e, anche in tempi recenti, si sono inserite nella raccolta tutte le pergamene rinvenienti da pezzi archivistici sottoposti a restauro, che non è stato possibile conservare, una volta restaurate, lì dove trovavano la loro corretta collocazione storica ed archivistica, cioè unite, mediante una tasca o altra apposita condizionatura, al fascicolo o al volume del quale costituivano parte integrante.

Naturalmente, data la provenienza eterogenea e casuale delle pergamene, si tratta di documenti estremamente vari e diversificati per natura, tipologia, connotazione geografica e cronologica, scrittura e caratteri estrinseci: tra gli altri, nomine di procuratore (1540-1638); privilegi di notariato e di giudicato (1685-1801); obbligazioni (1571-1598), compravendite (ante 1576-1628), debiti (sec. XVI - ante 1630/1631), fogli membranacei, dei quali due in scrittura beneventana di Bari, uno in scrittura carolina e una pagina di codice liturgico miniato.