Fond: 16 - Napoli: monasteri di S. Gregorio, S. Arcangelo a Baiano e S. Martino (9 BB IV)
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Charter: 9 BB IV 1
Date: 1015 giugno 1
Abstract: Pietro, figlio di Gregorio ed Anna, con suo testamento aveva donato ad Anna sua figliuola naturale, procreata con Romana, figlia di Gregorio Gerpa e di Maria, la terra chiamata “Ad Teczanum”, “Massa Atellana”, e tutte le terre nel luogo detto Casolla Valenzana, con condizione che morendo senza figli esse fossero offerte al monastero di San Gregorio maggiore ora “San Liguoro”. Avvenuta la morte della donna Anna senza eredi fu litigato tra l'abbatessa del detto monastero ed i predetti Gregorio e Maria e si convenne che costoro cedessero al monastero la terra “Ad Teczanum” ed avessero in cambio soldi 15 di oro. Consegnano quindi le carte di tale proprietà, che si specificano [...].
Charter: 9 BB IV 3
Date: 1101 febbraio 15
Abstract: Giovanni figlio di Sergio prete, che fu abitante in Casauria ed ora abitante di questa città, col consenso di Regale abbadessa di San Liguoro, di cui egli ed i suoi fratelli erano “homines oblati” già da Giovanni vescovo della Santa napolitana chiesa, del quale prima erano famuli, in virtù di carta approvata e sottoscritta da Sergio e Sergio, consoli e duchi, vende a Gemma monaca in detto monastero un pezzo di terra posta a San Giuliano pel prezzo di 20 soldi di oro.
Charter: 9 BB IV 5
Date: 1127 febbraio 16
Abstract: Sergio console e duca concede e conferma a Regale abbadessa del monastero di San Gregorio, o San Liguoro tutte le possessioni, vassalli e privilegi del medesimo.
Charter: 9 BB IV 4
Date: 1151 giugno 15
Abstract: Sergio de Ture figlio di don Stefano, e Gaita abbadessa di San Gregorio Maggiore, o San Liguoro, vengono a convenzione tra loro intorno ad un tal Simone Sapatino, abitante in Calvizzano, che l'uno e l'altro pretendevano di essere proprio servo. Quindi l'abbadessa paga a Sergio 40 tarì di oro d'Amalfi, e questi cede il detto Simeone coi suoi figli e discendenti al monastero.
Charter: 9 BB IV 9
Date: 1219 settembre 3
Abstract: Transazione dell'abatessa di Sant'Arcangelo a Bajano, autorizzata da Landolfo Crispano, Gregorio Caracciolo ed altri, i quali si dicono domini del monastero, con Simone Cupzano e Marotta sua moglie, l'uno figlio e l'altra nuora di Giovanni Cupzano e Marotta, in seguito ad una lite fra loro insorta per il possesso di alcuni solai su l'area appartenente quel monastero, posta sopra le grotte di sua appartenenza.
Charter: 9 BB IV 10
Date: 1243 ottobre 16
Abstract: L'Abbadessa del monastero di San Michele Arcangelo a Bajano loca in perpetuo a Giovanni de Graziano figlio di Pietro e di Gemma, abitante del luogo denominato Signu posto al di là dal fiume (Sebeto), la metà d'una chiusura di terra posta nello stesso luogo Signu, della quale s'indicano i confini, perchè sia lavorata a spese de' conduttori, designatamente con due mine di seme di lino, con patto che tutt'i frutti, che ne verranno percepiti, debbano distribuirsi in due metà ogni anno, l'una a beneficio del suddetto monastero locante, l'altra a beneficio de' conduttori.
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