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Collection: Archivio virtuale del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano
Date: 1465 maggio 15
AbstractPaolo II papa stabilisce la pena della scomunica impartita dal vescovo e la sospensione dall'ufficio ricoperto per un anno per tutti i commissari apostolici o i loro delegati che acconsentiranno e contribuiranno in altro modo ad una vendita di beni ecclesiastici svantaggiosa per la Chiesa, la pena della scomunica pontificia per coloro che con dolo o frode venderanno beni ecclesiastici che dovranno essere immediatamente restituiti.

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CharterASPS, 88
Date: 1465 dicembre 7
AbstractMaria Francesca Orsini priora, Angelo di Penne priore e le monache dei SS. Pietro e Sebastiano, dopo aver dichiarato di possedere una cappella intitolata a S. Leonardo fuori le mura di Napoli in località Chiaia ("Plagie"), nominano i frati domenicani Pietro de Nortosa, Santo e Nicola "de Roccha" loro procuratori per gestire le rendite della cappella e della confraternita di S. Leonardo a Chiaia e le offerte dei fedeli ad esse destinate in Basilicata, in Terra d'Otranto, in Capitanata e in Terra di Bari.

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CharterASPS, 89
Date: 1466 aprile 8
AbstractFerdinando I d'Aragona re, dietro richiesta delle monache dei SS. Pietro e Sebastiano esorta i vescovi, gli arcivescovi, gli abati e tutti gli ecclesiastici del regno a far rispettare l'antica concessione regia al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano di poter mandare questuanti in qualsiasi località del regno, vietando a chiunque la richiesta di elemosine per la cappella di S. Leonardo senza una regolare licenza delle monache.

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CharterASPS, 90
Date: 1466 luglio 15
AbstractUrbano Giovanni di Aqua Palumbo, dopo aver esibito un documento dal quale risulta la sua nomina a procuratore e amministratore della cappella di S. Leonardo di Napoli e di altri luoghi sacri (v. ASPS, 86 inserto), dichiara davanti al notaio e ai testimoni di non poter ottemperare a quanto richiesto a causa di numerosi impegni e nomina a sua volta i frati Nicola de Porto, Giuliano de To[m]ma, Jacobo de Colle vicari e procuratori della cappella di S. Leonardo nella Provincia di Calabria, nelle pertinenze di Capaccio, di Policastro, di Marsico, di Satriano, di Muro e di Potenza, e nella Provincia di Basilicata, con il compito di raccogliere le elemosine che di consueto vengono destinate alla cappella di S. Leonardo, di amministrarne i beni e le somme ricavate dai lasciti testamentari dei fedeli, di occuparsi dell'inoltro delle richieste della chiesa all' autorità spirituale o secolare.

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CharterASPS, 91
Date: 1466 dicembre 12
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine, concede alle monache dei SS. Pietro e Sebastiano di poter ricorrere, in caso di morte, di elezione o di rimozione della propria priora, alla conferma del suo vicario in Italia o del procuratore dell'Ordine.

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CharterASPS, 92
Date: 1466 dicembre 15
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine, impone al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano le seguenti "ordinationes": tutte le monache devono assistere alle celebrazioni liturgiche e la priora deve controllare che recitino l'ufficio divino e privare le eventuali inadempienti del vino e delle pietanze, imponendo loro finanche la disciplina; la clausura deve essere tutelata da grate e porte, da visite limitate nel tempo e dal divieto di inviare o ricevere corrispondenza senza un permesso della priora; il silenzio deve essere assolutamente osservato nel coro, nel refettorio e nel dormitorio; le monache devono consumare i pasti in comune e non devono donare pane, vino o pietanze a qualcuno senza permesso della priora; le monache inferme devono essere curate e le deboli e anziane trattate con riguardo; il priore e la priora possono alienare i beni del monastero solo di cinque anni in cinque anni o al massimo di dieci in dieci e con il permesso del maestro generale, pena la sospensione, e devono tentare di recuperare i beni che sono stati alienati senza la suddetta licenza; alcune monache devono occuparsi delle scritture del monastero e soprattutto dei libri di introito ed esito; deve essere compilato un inventario dei libri, dei documenti, delle rendite, degli oggetti della cucina, della dispensa e di qualsiasi bene del monastero e deve essere controllata ogni anno l'esatta corrispondenza tra l'inventario e l'esistenza di questi beni; deve essere compilato un libro detto dei Consigli, in cui vengano annotate le deliberazioni della comunità; l'osservanza di tali regole deve essere accertata ogni anno da una visita del priore o del confessore.

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CharterASPS, 93
Date: 1467 novembre 18
AbstractFerdinando I re ordina agli ufficiali del Regno di non esercitare alcuna imposizione sulle rendite, sui beni e sulle elemosine condotte al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano.

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CharterASPS, 94
Date: 1471 settembre 1
AbstractFerdinando I re ordina a Luigi de Boresiis suo consigliere, vicario ed uditore di Giovanni d'Aragona suo figlio, di disporre un processo per risolvere la lite scoppiata tra Pirro del Balzo, duca di Venosa, e l'università di Acerra, da una parte e Rinaldo Brancaccio, signore di Lauriano, dall'altra, a causa del possesso di alcuni territori e della determinazione dei confini.

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CharterASPS, 95
Date: 1471 novembre 11
AbstractFerdinando I re, avendo ricevuto una supplica da parte delle monache dei SS. Pietro e Sebastiano danneggiate dall'occupazione illecita di molti beni del monastero e dalla mancata percezione delle rendite ad essi connessi causata dalla negligenza di procuratori ed economi, ordina a Stefano di Gaeta, "doctor in utriusque iure", di far convocare mediante un bando tutti i concessionari dei beni del monastero alla sua presenza e a quella di un pubblico notaio perché si possa compilare un inventario di tutti i beni e i diritti del monastero, pena la perdita dei suddetti beni, di stabilire una pena pecuniaria per coloro che si presenteranno con documenti contraffatti, di fare in modo che la comunità rientri in possesso delle proprietà usurpate o occupate in modo illecito.

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CharterASPS, 98
Date: 1472 ottobre 29
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine Domenicano, ordina a Guglielmo Petrino e a Francesco di Atella, frati predicatori della "Provincia Regni", entro tre ore dalle ricezione dell'ordine, di restituire alla priora una reliquia della croce sottratta al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, nel caso in cui uno dei frati della Provincia ne sia rientrato in possesso.

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CharterASPS, 97
Date: 1472 ottobre 29
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine Domenicano, concede a Francesca Orsini, priora dei SS. Pietro e Sebastiano, la facoltà di accogliere tre frati per la costruzione di un monastero nella città di Larino della diocesi di Benevento.

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CharterASPS, 96
Date: 1472 ottobre 29
AbstractMarziale Auribelli di Avignone, maestro generale dell'Ordine Domenicano, concede a Maria Francesca Orsini, priora dei SS. Pietro e Sebastiano, di amministrare alcuni beni del monastero nel modo che le sembri più opportuno per il bene della comunità e dà il suo assenso a far risiedere presso il convento cinque o sei frati che si occupino della "cura monialium".

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CharterASPS, 99
Date: 1472 novembre 19
AbstractFerdinando I re, avendo ricevuto una supplica da parte di Maria Francesca Orsini priora e delle monache dei SS. Pietro e Sebastiano che a causa delle guerre hanno perso il controllo su gran parte del patrimonio terriero del quale posseggono un vecchio inventario o catasto, incarica il nobile Raimondo de Bruxellis di convocare un giudice a contratto e perlomeno tre testimoni per redigere un nuovo inventario e di sequestrare i beni a coloro che non hanno documenti che ne comprovino il legittimo possesso.

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CharterASPS, 100
Date:
Abstract

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CharterASPS, 100
Date: 1473 gennaio 18
AbstractFerdinando re, essendo venuto a conoscenza dell'usurpazione di molti beni dei SS. Pietro e Sebastiano da parte dei concessionari, ordina a tutti coloro che detengono a censo i suddetti beni o siano coloni e servi del monastero di presentarsi dinanzi ad Arnaldo de Bruxella con la relativa documentazione, per contribuire alla redazione di un inventario del patrimonio del monastero con l'indicazione precisa dei confini dei beni immobili, pena dieci once.

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Charter*100
Date:
Abstract

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CharterASPS, 101
Date: 1473 aprile 22
AbstractSisto IV, essendo stato informato dalla priora Maria Francesca Orsini e dalle monache dei SS. Pietro e Sebastiano che Stefano, "commendator" della casa di S. Leonardo "de la Matina" dell'ospedale della beata Maria dei Teutonici e altri chierici e laici di Siponto hanno usurpato alcuni beni mobili e immobili appartenenti al monastero, incarica l'abate secolare della chiesa collegiata di S. Andrea de Tuficia della diocesi di Penne di convocare e ascoltare la loro versione dei fatti, minacciando di censura ecclesiastica i testimoni reticenti.

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CharterASPS, 102
Date: 1473 ottobre 3
AbstractFerdinando I re ordina ai custodi delle strade, dei passi, dei ponti e a tutti gli ufficiali competenti sui diritti di passo di far circolare liberamente e senza imposizione alcuna chiunque conduca animali o viveri al monastero dei SS. Pietro e Sebastiano e che esibisca una lettera della priora, pena mille ducati.

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CharterASPS, 103
Date: 1474 maggio 19
AbstractSeverino, "presidens" della Congregazione di S. Giustina dell'Osservanza, accoglie Maria Francesca Orsini priora e il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano nella suddetta Congregazione assicurando, inoltre, in caso di morte di una monaca, le preghiere di tutti i membri in suo suffragio.

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CharterASPS, 104
Date: 1474 settembre 23
AbstractMarino Romanello di Fondi notaio legge e autentica alla presenza di Francesco Pappacoda di Napoli giudice a contratto e su richiesta di Francesca Orsini priora dei SS. Pietro e Sebastiano le "litterae patentes" di Ferdinando I del 3 ottobre 1473 (v. ASPS, 102).

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CharterASPS, 105
Date: 1474 novembre 5
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, conferma a Maria Francesca Orsini priora e alle monache dei SS. Pietro e Sebstiano tutte le esenzioni, i privilegi e le le grazie che ha concesso egli stesso ognuno dei suoi predecessori e dichiara che né Gaspare di Sessa, vicario generale dei conventi riformati della "Provincia Regni", né chiunque altro può visitare il suddetto monastero o intromettersi nella vita della comunità se non dietro richiesta della priora.

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CharterASPS, 106
Date: 1475 maggio 4
AbstractFerdinando I re, avendo ricevuto una supplica dalla priora dei SS. Pietro e Sebastiano, incarica il maestro giustiziere e il suo luogotenente, il reggente e i giudici della "Magna Curia Vicarii", di reintegrare il monastero nel possesso di un territorio sito in Aversa con una masseria in località Centore, usurpato alla comunità da parecchi anni.

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CharterASPS, 107
Date: 1475 luglio 28
AbstractLa "Magna Curia Vicarii" emette un bando affinché nessuno osi entrare, con o senza animali, a piedi o a cavallo, o fare danni nelle terre di proprietà del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano site a Posillipo in località S. Antonio, concesse a Giovanni Coppola di Sorrento e a Jacobo Pallone di Teano, pena quattro once di carlini.

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CharterASPS, 108
Date: 1475 ottobre 23
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, ordina a Francesca Orsini priora dei SS. Pietro e Sebastiano che il numero delle monache non superi le quaranta unità e che nessuna venga accolta se non provvista di una dote di almeno ottanta ducati d'oro, sotto pena di scomunica.

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CharterASPS, 109
Date: 1475 ottobre 29
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, concede alle monache dei SS. Pietro e Sebastiano di accogliere nella comunità monastica come religiose Ippolita e Isabella, figlie di Caterinella Orsini contessa di Bucchianico e nipoti della priora, senza alcuna dote a causa dell'indigenza della loro madre, pur avendo precedentemente emanato disposizioni contrarie.

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CharterASPS, 110
Date: 1475 novembre 20
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, intendendo sottrarre il monastero dei SS. Pietro e Sebastiano all'autorità del provinciale e del vicario dei conventi riformati o di chiunque altro, accoglie sotto la sua protezione il monastero e conferma tutte le grazie, i privilegi, le esenzioni e le lettere concesse personalmente o dai suoi predecessori.

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Date: 1475 dicembre 19
AbstractIl Sacro Regio Consiglio ordina a Nicola Martone di restituire, tramite il suo procuratore Antonio Gaetano, ad Alessio Brigante, economo, sindaco e procuratore del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano, alcuni beni siti a San Nicandro e nelle sue pertinenze e le rendite ad essi connessi.

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CharterASPS, 112
Date: 1476 gennaio 3
AbstractFerdinando re informa Gaspare di Parma "sacri nostri Consilii porterio" che è giunta nel Sacro Regio Consiglio una supplica da parte delle monache dei SS. Pietro e Sebastiano, nella quale si dice che Nicola Martone ha usurpato il possesso di alcuni beni siti a San Nicandro e nelle sue pertinenze: un territorio di diciotto moggi nella località "La via de lo russio", un casalino distrutto dotato di mezza piccola corte, di pozzo, di due orticelli, due terre di circa un moggio ciascuno in località "La Chiusa", una terra in località "Starza", una terra nelle pertinenze di San Nicandro, una terra in località "Chiusa de Guillocta", una casa ad Acerra in località S. Maria, la metà di una casa presso il castello di Acerra e la metà di una casa nelle pertinenze di quest'ultima; ordina dunque allo stesso Gaspare di rendere esecutiva una sentenza emessa dal Sacro Regio Consiglio nei confronti del suddetto Nicola il 19 dicembre 1475 (v. ASPS, 111 inserto).

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CharterASPS, 113
Date: 1477 febbraio 22
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, venuto a conoscenza della presenza nel monastero dei SS. Pietro e Sebastiano di una monaca lebbrosa, dopo aver esortato tutte le monache, tranne la persona preposta dalla priora alla cura dell'ammalata, a non avere contatti con lei, ordina che venga accompagnata presso i suoi parenti che non senza frode l'hanno condotta nel monastero, pur avendo probabilmente già contratto la malattia, senza fornirle neppure gli alimenti e le vesti necessarie.

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CharterASPS, 114
Date: 1477 marzo 22
AbstractLeonardo de Mansuetis di Perugia, maestro generale dell'Ordine Domenicano, spinto dalla necessità di incaricare persone di provata fiducia per riportare l'Ordine all'Osservanza, incarica Francesca Orsini priora dei SS. Pietro e Sebastiano di riformare un monastero di Barletta e il monastero [S. Caterina] di Sulmona.

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CharterASPS, 115
Date: 1477 settembre 19
AbstractRoderico, cardinale, vicecancelliere e legato della Sede Apostolica, avendo ricevuto una supplica con la quale Moderna priora e le monache del monastero dei SS. Pietro e Sebastiano di Napoli chiedono di poter concedere in enfiteusi o di permutare alcune terre boscose e incolte possedute a Napoli e in altre città perché da esse non traggono alcun vantaggio, dopo aver riportato le disposizioni di Paolo II del 15 maggio 1465 riguardanti la vendita dei beni ecclesiastici (v. ASPS, 87 inserto), incarica l'abate di S. Pietro ad Aram e il priore di S. Maria di Monteoliveto di informarsi sui fatti e, in caso positivo, di concedere alle monache la facoltà di amministrare i beni nel modo più opportuno per la comunità.

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