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FondArchivio Privato Carrano
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Date: 1408 maggio 25
AbstractFra'Nicola di S. Giuliano, abate del monastero di S. Spirito nei pressi di Sulmona e di tutto l’Ordine dei Celestini, concede a frateAntonio de Cilento , priore del monastero di S. Maria Annunziata di Diano, l’autorizzazione a dare in fitto ad Angelo de Laverio di Diano alcune case "dirutas" site nella piazza di Diano.

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Charter: APCa, 61
Date: 1408 giugno 3
AbstractI frati del monastero di S. Maria Annunziata (il prioreAntonio de Cilento e i religiosi Pietro Ballina, Colella di Eboli e Giovanni de Buleo), unitamente a fra' Nicola di Aversa priore dell’Ordine dei Celestini in quella città e a fra' Vesillo priore del monastero di S. Giorgio di Novi dopo di aver esibito una lettera di assenso di fra'Nicola di S. Giuliano abate del monastero di S. Spiritonei pressi di Sulmona e di tutto l’Ordine dei Celestini ( v. APCa, 60), concedono in fitto ad Angelo de Laverio alcune case "dirutas" site nella piazza di Diano, con l’annuo censo di due libbre di cera bianca da pagarsi nel giorno della festa dell’Annunziata, fermo restando che dopo la morte dell’affittuario tali case tornino in possesso del monastero.

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Charter: APCa, 62
Date: 1408 giugno 6
AbstractI frati del monastero di S. Maria Annunziata fanno redigere in atto pubblico la soluzione di una controversia sorta tra il monastero e Isabella, figlia del fu Antonio Riccio, sul possesso di alcune terre site in territorio di Diano: è stabilito che alla detta Isabella vanno le terre del defunto Antonio, mentre al detto convento vengono assegnati due piccoli terreni siti nel luogo detto "Lo Albano", una terra in località "Gurga" e un’altra terra nel luogo detto "Le terre forti".

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Date: 1408 novembre 14
AbstractFra'Corrado de Trevio, precettore generale dell’Ospedale di S. Spirito in Saxia di Roma, autorizza i frati dell’Ospedale di S. Spirito di Diano ad amministrare i beni dell’ospedale dianese.

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Charter: APCa, 64
Date: 1409 maggio 20
AbstractFra'Marino de Cineda , oblato e professo dell’Ospedale di S. Spirito di Diano, e la sorella Rita, con l’autorizzazione del precettore generale dell’Ospedale di S. Spirito in Saxia di Roma ( v. APCa, 63), vendono per dieci once a fra' Nisillo Virono di S. Gregorio di Novi e ad Angelo de Laverio di Diano procuratori della chiesa di S. Maria Annunziata di Diano, una terra lavorativa in località Buco.

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Charter: APCa, 65
Date: 1416 giugno 29
AbstractNicola Fusco, al fine di essere accolto come oblato nel monastero di S. Maria Annunziata di Diano, offre se stesso e tutti i suoi beni mobili e stabili al detto cenobio, per mani di frate Angelo del "dominus" Matteo, ricevendo dai frati la promessa di essere trattato come un loro confratello.

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Charter: APCa, 66
Date: 1419 dicembre 5
AbstractI presbiteri delle chiese di S. Pietro e di S. Andrea e il prete Cecco Piperno rettore della chiesa di S. Maria della Misericordiafanno redigere in atto pubblico le dichiarazioni di alcuni presbiteri di dette chiese, secondo cui non è stato mai pagato alcun tributo al vescovo di Capaccio per il tenimento delle seguenti cappelle di Diano: S. Vito al Monte, S. Lucia (suffraganea della chiesa di S. Pietro); S. Vito alla Bucana (suffraganea della chiesa di S. Andrea), e S. Maria della Misericordia.

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Charter: APCa, 67
Date: [1431] maggio 13
AbstractIl conte di Buccino, vicegerente regio, concede ai rappresentanti di Diano ( Matteo del "dominus" Tommaso, Antonio Damiano, Tommaso de Gayano e Nicola de Feo) i capitoli che regolano la resa della città: "Pacta conventiones et capitula habita et formata per magnificum comitem Pulcini regium vicegerentem nomine et pro parte dicte Maiestate ex una parte et Mattheum domini Thomasii, Antonium Damianum, Thomasium de Gayano et Nicolaum de Feo de Diano sindicos dicte terre ex alia parte sunt hec: In primis lo dicto conte nomine et pro parte dicte Maiestate promecte a li sindici nomine et pro parte dicte Universitate fare loro fare la indulgentia generale da la predicta Maiestà, tanto ad loro quanto ad loro sequaci et soldati li quali allo presente sono dentro Diano, etiam si comisissent crimen lese Maiestate, in forma cauta preterea et exclusis illis li quali se includessero dentro lo castello di Diano co Iacobo Caraczulo et cuncurressero co ipso, si et in quantum regie Curie tangitur. Item lo dico conte promecte quo supra nomine a li prenominati sindici nomine…fare loro…a li loro pheudi que possidebant tempore pacis, et si nullo a li dicti se gli fosse impetrato oviro alienato, che sia fatta la revocatione et concessi ad loro. Item lo dicto conte promecte a li dicti sindici quo supra nomine fare loro avere una moratoria da la Maiestà de Re pro misi sey, in forma valida et bona incipiendo a die data presentium. Item lo dicto conte promecte quo supra nomine a li predicti sindici nomine dicte Universitate fare loro remectere da la Maiestà de Re delle tolte de lo presente anno tolte olim. Item lo dicto conte promecte quo supra nomine a li predicti sindici pro parte dicte Universitate fare loro confirmare tucti li privilegi et gratie che loro fece Lanzalao etiam confirmati per maiestatem Reginalem s(econdo) sono stati confirmati alle altre terre et homini de lo Ranio. Item lo dicto conte quo supra nomine promecte a li dicti sindici fare loro dare uno bono gubernatore lo quale non sia infecto de queste partialitati. Nuntia autem exposita facta scripta et formata sunt per eundem comitem Pulcini atque admissa nomine et pro parte dicte regie Maiestate eisdem civibus Diani et Universitati eiusdem terre. Die XIII mensis mai VIIII indictionis".

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Charter: APCa, 68
Date: 1431 giugno 24
AbstractGiovanni Vespra, con il consenso della moglie Caterina, dona al convento di S. Maria Annunziata di Gioi, e per esso a frate Andrea de Bisanzio di Diano priore e rettore dello stesso, tutti i suoi beni mobili e stabili, tra cui un castagneto, una vigna e un terreno con alberi fruttiferi siti in territorio di Gioi.

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Charter: APCa, 69
Date: 1433 luglio 1
AbstractCola di Ruggero dona al monastero di S. Maria Annunziata, e per esso a frate Antonio Faraone priore e governatore dello stesso, tutti i suoi beni mobili e stabili, col patto che, dopo la sua morte, i frati facciano celebrare ogni settimana una messa in suffragio della sua anima.

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Charter: APCa, 70
Date: 1437 novembre 17
AbstractNicola de Notaria e Mariella de Zocta (quest’ultima rappresentata da Giovanni suo padre) stabiliscono i patti matrimoniali; la sposa porta in dote danaro (cinque once) e corredo: una catena di ferro per il focolare, una grattugia, due caldaie di diverso formato, due padelle di diverso formato, un saccone, un materasso "de illis de Diano", un paio di tende, due coperte, alcune tovaglie, un fazzoletto decorato con ricami in oro, un "capiczellum" e tre camicie da donna, "secundum usum et consuetudinem hominum terre Dyani"; lo sposo assegna alla sposa come roba, la somma di una oncia e venti tarì, e come "morgincap" la quarta parte di tutti i suoi beni, "secundum ritum gentis Longobardorum et usum et consuetudinem hominum dicte terre Dyani"; nell’eventualità che il matrimonio venga sciolto per la morte di uno dei coniugi, il detto Nicola o i suoi eredi restituiranno alla detta Mariella o ai suoi eredi la dote, la roba e la quarta.

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Charter: APCa, 71
Date: 1452 agosto 8
AbstractIl nobile Antonio de Excelsis , procuratore del monastero di S. Maria Annunziata e di Tommaso Scarpone oblato dello stesso cenobio, fa redigere in atto pubblico la richiesta di appello sulla sentenza della Curia di Diano in merito alla causa svoltasi tra detto Tommaso e gli eredi del fu Giovanni Severino.

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Charter: APCa, 72
Date: 1473 aprile 18
AbstractIl "magister" Guglielmo Maria di Marsico, dimorante in Diano, vende al monastero di S. Maria Annunziata, per quattro once, alcune terre site in territorio di Diano, rispettivamente nelle località "Campo Rotondo" ( 7 tomoli e mezzo ), "Buco" ( 4 tomoli), "Ponte Buco" ( 8 tomoli), "Paterno" ( 6 tomoli) e "Campanella" ( 6 tomoli).

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Charter: APCa, 73
Date: 1476 marzo 30
AbstractI frati del monastero di S. Maria Annunziata, con l’assenso dei superiori del loro ordine (Celestini), concedono in fitto ai presbiteri Giorgio Maratea e Antonio di Marino de Francesco nonché ai fratelli Masello e Tommaso Carrano, per un periodo di ventinove anni e con il canone annuo di una oncia d’oro (da pagarsi nel mese di marzo, nel giorno della festa dell’Annunciazione o entro i dieci giorni immediatamente seguenti), una terra lavorativa sita in territorio di Diano, nel luogo detto "La Fontana grande".

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Charter: APCa, 74
Date: 1476 marzo 30
AbstractI frati dell’Annunziata concedono in fitto a Tommaso Caputo e a Tommaso de Cocucia, per ventinove anni e con il canone annuo di dieci tarì, una terra lavorativa in località S. Damiano.

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Date: 1476 giugno 8
AbstractGiovanna Sanseverino contessa di Marsico, Sanseverino e Tursi, nonché "utilis domina" di Diano, ordina agli uomini del casale di S. Arsenio, nelle pertinenze di Diano, di pagare i tributi dovuti ad Ambrogino Malavolta nobile di Diano per certi diritti feudali da costui posseduti sul detto casale.

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Charter: APCa, 76
Date: 1476 giugno 16
AbstractAmbrogino Malavolta , nobile di Diano, fa redigere in atto pubblico un mandato di Giovanna Sanseverino contessa di Marsico ( v. APCa, 75), riguardante certi diritti feudali da lui posseduti sul casale di S. Arsenio, nelle pertinenze di Diano.

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Charter: APCa, 77
Date: 1478 aprile 5
AbstractRoberto de Notaria assegna al monastero di S. Maria Annunziata, per mani del priore e dei frati congregati in capitolo, alcune terre lavorative (complessivamente trenta tomoli) site in località "Pedecampo", terre pervenutegli per eredità dal defunto fra'Romano de Notaria, suo parente e monaco di detto cenobio.

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Charter: APCa, 78
Date: 1479 aprile 13
AbstractAntonio de Silvestro ammette di aver ricevuto in prestito da Tudone del "dominus" Roberto de Polla agente per conto del nobile Nicola Antonio de Polla , la somma di una oncia, che promette di restituire entro il gennaio del prossimo anno.

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