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Fondfondo pargamenaceo (1197-1499)
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Charter: Seminario, 1
Date: [1197] aprile
AbstractBartolomeo Pirillo e la moglie Maria vendono per sessantaquattro tarì salernitani , al giudice Goffredo, figlio del giudice Sarulo, un casalino sito vicino la chiesa di San Nicola.

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Charter: Seminario, 2
Date: 1213 maggio
AbstractAlcuni cittadini di Diano(Roberto de Thomasio, Parisio de Truppo, il presbitero Tommaso col fratello, figli del fu Iacono de Rogerio, Ruggero de Laurencio, il presbitero Tommaso de Siketo col fratello, il presbitero Pietro de Ionatha, Pietro de Gisia coi suoi fratelli, il presbitero Pietro del "dominus" Lando, Petrono de Poffo, il presbitero Roberto Nunno coi suoi nipoti, Iacono Corbo, Nunno col fratello e Giovanni Capone) donano alla chiesa di S. Maria Maggiore, e per essa a Sicone arciprete e abate della stessa, le loro rispettive quote parti di un castagneto sito in località "Bucana".

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Charter: Seminario, 3
Date: 1229 aprile
AbstractGuglielmo figlio del fu Bartuccio de Luca vende per una oncia d’oro al magisterRuggero de Boffo una terra in località "Arenula".

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Charter: Seminario, 4
Date: 1264, settembre, ind. VIII – a. 7° del regno di Manfredi.
AbstractPietro, figlio di Gisulfo de Bona Filia di Padula, vende ai fratelli Marco, Tancredi e Salomone Spedicato, per 1 oncia, 7 tarì e 10 grani, una terra sita in territorio di Diano, nel luogo detto "Mensula de Bano".

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Charter: Seminario, 5
Date: 1266 dicembre
AbstractMargarito, figlio del defunto giudice Enrico De Adamo, vende per tretarì a Lorenzo Sicudato una terra sita in territorio Polla, in luogo detto "La Grotticella"

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Charter: Seminario, 6
Date: 1280 aprile
AbstractIl giudice Giovanni Alamanno de Balneo vende per tre tarì a Ruggero del dominus Goffredo un casalino sito in territorio di Polla, nel luogo detto "La Ravata".

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Charter: Seminario, 7
Date: [1280]
AbstractGiacomo de [...] assegna a Ruggero del dominus Goffredo un casalino con orto contiguo sito in territorio di Polla (la caduta della pergamena non consente di rilevarne l'ubicazione esatta), ricevendo in cambio un casalino sito nei pressi della chiesa di S. Maria dei Greci e un orto nel luogo detto "Taberna".

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Charter: Seminario, 8
Date: 1281 giugno
AbstractLeone, abate del monastero della SS. Trinità di Cava, concede a Ruggero di Polla, figlio del "miles" Goffredo, il feudo di S. Arsenio.

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Charter: Seminario, 9
Date: 1282 settembre 16
AbstractAngelo Marsicano vende per quattro once d’oro e tre tarì alla chiesa di S. Maria Maggiore, e per essa a Bartolomeo de Riccardo abate e rettore della stessa, una casa in parte diruta, sita vicino alla chiesa.

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Charter: Seminario, 10
Date: 1284 agosto
AbstractGuglielmo, figlio del fu Pietro de Aymerico, e la madre Adelicia vendono per tre once a Tommaso de Salesio,, una terra sita in territorio di Diano, nel luogo detto "Trilchus".

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Date: 1286 settembre 16
AbstractPietro de Epia giudice della Magna Curia, accogliendo il ricorso di Ruggero de Polla, lo dichiara sciolto dall’obbligo di vassallaggio nei riguardi di Angaramo de Sumeroso signore di Polla, che lo aveva ingiuriato e percosso, trasferendo a vantaggio del regio demanio i suoi obblighi feudali.

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Charter: Seminario, 12
Date: 1286 novembre 4
Abstract Roberto "comes Atrebatensis", baiulo del Regno di Sicilia, e Guglielmo vescovo di S. Sabina e legato apostolico, rendono esecutiva la sentenza della Magna Curia (Seminario, 11), con la quale Ruggero de Polla è stato liberato dagli obblighi feudali nei riguardi di Angaramo de Sumeroso, signore di Polla, e reintegrato nel regio demanio.

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Charter: Seminario, 13
Date: 1287 gennaio
AbstractGuglielmo, in qualità di abate e rettore della chiesa di S. Maria Maggiore, cita in giudizio Francesco figlio del fu Matteo e novello sacerdote della chiesa di S. Andrea, per essersi sottratto all'obbligo, sancito da un’antica consuetudine, di celebrare la prima messa in S. Maria Maggiore e di offrire un pranzo ai presbiteri di detta chiesa.

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Charter: Seminario, 14
Date: 1291 gennaio
AbstractNicola , figlio ed erede del fu Bartolomeo de Clemente, vende per ventiquattro tarì a Ruggero de Polla, un orto sito in territorio di Polla, nel luogo detto "Serritella".

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Charter: Seminario, 15
Date: 1303
AbstractGuglielmo Cito e la moglie Gemma cedono a Ruggero de Polla un orto, ricevendo in cambio una terra (terra e orto siti in località rese illegibili dalle condizioni della pergamena).

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Charter: Seminario, 16
Date: 1306 agosto 17
AbstractSibilia de Benefattore, assistita dal figlio Giovanni in qualità di mundoaldo, vende a Framingo de Urso, per due tarì e quindici grani, la quarta parte di una casa da lei posseduta in comune col predetto Giovanni.

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Charter: Seminario, 17
Date: 1307 gennaio 8
AbstractIl presbitero Guglielmo di Paolo promette di assegnare al nipote Giovanni figlio di Alfano, in occasione del suo matrimonio con Aquilina figlia di Damiano Cavaliere, la somma di dodici once, di cui otto in beni stabili e quattro in beni mobili.

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Charter: Seminario, 18
Date: 1307 gennaio 15
AbstractTommaso de Luca vende ventidue tarì e dieci grani alla chiesa di S. Maria Maggiore, e per essa a Guglielmo de Aymerico, presbitero e rettore della stessa, la sua quota parte di un castagneto in località Grimaldisi, da lui posseduto in comune con la detta chiesa.

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Charter: Seminario, 19
Date: 1307 agosto
AbstractGiovanni de Magaldo e la moglie Gubitosa vendono a Francesco di Sanza figlio della predetta Gubitosa, per 1 oncia d’oro, una casa sita in territorio di Polla, nel luogo detto "Serritella".

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Charter: Seminario, 20
Date: 1310 gennaio 20
AbstractFra Tommaso di Diano, percettore dell'ospedale, della casa e della chiesa di S. Spirito, cede a Tommaso de Maliano un terreno lavorativo in località "Vallone" in cambio di un altro in località Sassano.

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Charter: Seminario, 21
Date: 1311 settembre 28
AbstractMarco figlio di Matteo del presbitero Marco, giacendo a letto ammalato, fa il suo ultimo testamento, nominando il figlio Nicola erede di tutti i suoi beni e disponendo che, in caso di morte in tenera età del predetto Nicola , un terzo dei suddetti beni venga assegnato alla chiesa di S. Spirito, un altro terzo alla chiesa di S. Andrea e il rimanente venga diviso tra sua sorella Fenicia e la figlia di questa, Sibilia; in caso di decesso degli eredi, si prelevi dalle suddette tre parti di beni la somma di una oncia destinandola in beneficio reparationum viarum terre Dyani; lega poi dieci tarì ai presbiteri di Diano; dieci tarì alla chiesa di S. Andrea, oltre a due tarì per una fiaccola da accendere tempore sacrificii Iesu Christi; una terra in località Pantanello alla chiesa di S. Andrea in suffragio dell’anima sua; sei tarì ai presbiteri della stessa chiesa per messe cantate in suffragio dell'anima sua; tre tarì al presbiteroFrancesco de Balzamica suo padrino; due tarì alla chiesa di S. Maria "de Taberna"; due tarì per la riparazione delle vie di Diano; due tarì alla chiesa di S. Lorenzo, due tarì alla chiesa di S. Francesco; due tarì al monastero di S. Benedetto; sei tarì alla suddetta Fenicia ; diciassette tarì a Sibilia sua nipote e figlia del defunto suo fratello Gregorio, se le accadrà di prendere marito; due tarì al presbitero Giovanni de Sonancio; due tarì al giudice e al notaio che sono intervenuti al suo testamento; due tarì e mezzo per l’istrumento; nomina infine esecutori e distributori del testamento i presbiteri Giovanni de Sonancio e Francesco de Balzamica.

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Charter: Seminario, 22
Date: 1313 giugno 29
AbstractGiovanni de Galliciano "miles" e Nicola de Falce vendono a Benuto notaio, figlio del giudice Mario due terreni siti in territorio di Diano, nelle località "Turrincella" e "Fagito", ricevendo una oncia per il primo e sei tarì per il secondo.

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Charter: Seminario, 23
Date: 1313 dicembre 12
AbstractIl "magister"Roberto Salamone, per la remissione dei suoi peccati e in suffragio delle anime dei suoi parenti, dona alla chiesa di S. Maria Maggiore, e per essa a Guglielmo de Aymirico presbitero e rettore della stessa, due terreni lavorativi siti in territorio di Diano, rispettivamente nelle località Fagito e S. Lazzaro.

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Charter: Seminario, 24
Date: 1314 agosto 29
AbstractMatteo e Nicola de Sibilia vendono a Matteo de Margarito, per una onciaventuno tarì e dieci grani, una terra in territorio di Diano, in località "Malus Passus".

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Charter: Seminario, 25
Date: 1316 settembre 12
AbstractGiovanni di Giovanni de Guglielmo vende a Pasquale detto di Diano, per tre once, una casa sita in Diano, nel vicinato detto "de Marmoribus".

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Charter: Seminario, 26
Date: 1318 febbraio 23
AbstractNicola de Rocca vende a Giovanni figlio del fu Domenico del presbitero Marco, per ventisei tarì, un terreno lavorativo sito in territorio di Diano, nel luogo detto Moiano.

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Charter: Seminario, 27
Date: 1320 marzo 16
AbstractGuglielmo de Aymirico, presbitero e rettore della chiesa di S. Maria Maggiore, dichiara che, avendo egli venduto al notaio Nicola de Herrico una terra seminativa in località "Valli Maior", legato testamentario alla detta chiesa della nobildonna Druda de "siri" Roberto, che gliene aveva riservato l’usufrutto, dà in cambio alla chiesa, e per essa al suo procuratore il presbitero Salesio, la metà di un castagneto da lui posseduto in comune con gli eredi di Lotto de Aymirico in località Bucana, riservandosene tuttavia l’usufrutto.

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Charter: Seminario, 28
Date: 1321 gennaio 19
AbstractBasilio figlio del fu Matteo Mucci vende a Giovanni de Marco , per cinque tarì la quinta parte di un terreno lavorativo che egli possiede in comune con la chiesa di S. Andrea, con l’Ospedale di S. Spirito e con Giacomo di Bartolomeo de Barbato in località "Capu Sassanu".

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Date: 1321 aprile 4
AbstractSarolo figlio di Ruggero de Lisa, giacendo a letto ammalato, detta il suo ultimo testamento lasciando come dote per la figlia adolescente Abiasaventi once in beni immobili, due corredi e una cintura d’argento, beni tutti che, in caso di morte della figlia prima del matrimonio, dovranno essere divisi in tre quote uguali: una in beneficio delle chiese di Diano, un’altra ai poveri e la rimanente in beneficio delle vie e dei ponti di Diano; lega poi una pianeta di velluto, decorata con una piccola croce d’argento battuto, a ciascuna delle seguenti chiese: S. Pietro, S. Maria Maggiore e S. Francesco; lega tre once per maritaggio delle fanciulle povere; la quarta parte dei suoi beni alla moglie Francesca "iuris sui morgincapitis"; due tarì per i ceri e sei tarì per messe cantate dei suoi funerali; una terra che possiede in comune con Viscardo Fusco in località Polliceta e cinque tarì a suo fratello Carmaldo notaio; una terra sita in località Silla, comprata da Giovanni figlio del "magister" Marco, e dodici tarì all’altro suo fratello Guglielmo; sette tarì e mezzo a Giacomo de Giliberto; stabilisce la sua sepoltura in loco Fratrum Minorum Dyani, al quale lega dodici tarì se gli accadrà di morire fuori della terra di Diano il rimanente dei suoi beni è destinato in beneficio dei ponti e delle vie di Diano; infine nomina il fratello Guglielmo e Giacomo de Giliberto suoi esecutori testamentari.

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Charter: Seminario, 30
Date: 1322 ottobre 3
AbstractGuglielmo, figlio di Ruggero de Lisa, e Giacomo de Giliberto, esecutori testamentari del fu Sarolo de Lisa, con l’assistenza del giudice Ruggero, figlio del "magister" Francesco e sindaco dell’Università di Diano, fanno redigere in atto pubblico il testamento (Seminario, 29) del detto Sarolo, depositato presso i Frati Minori di S. Francesco di Diano.

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