Fond: Fondo Notai (1426-1806)
Search inIT-ASBN > Notai >>
Charter: ASBN, Notai, 240
Date: 1646, ottobre 10
Abstract: Blasio Mungillo, figlio e procuratore di Cristofaro Mungillo - come da procura redatta dal notaio Domenico Picone di Frasso l'1 ottobre 1646 - vende per il capitale di ducati trenta a Giovanni Angelo Riccio annui carlini ventinove sui frutti di un terreno lavorativo con diversi alberi da frutto e querce, della capacità di tomoli quattro, sito in territorio di Cusano, nel luogo dove si dice Li Lavilordi, confinante con beni di Antonio Croce, beni di Salvatore Mele e via pubblica.
Charter: ASBN, Notai, 241
Date: 1647, maggio 16
Abstract: Pons de Leon, duca d'Arcos, viceré di Napoli dal 1646 al 1648, ammette Giovanni Battista Paulella della terra di San Lorenzo Maggiore in provincia di Terra di Lavoro al notariato - dopo che un diligente esame condotto nella regia curia lo ha trovato sufficiente ed idoneo ad esercitare quell'ufficio - e gli concede licenza di redigere in forma pubblica strumenti stipulati per mano di altri notai e, per la prematura morte di questi, rimasti allo stato di imbreviature ovvero strumenti che altri notai in nessun modo possono scrivere per il tremore della mano dovuto ad un perpetuo morbo o all'età decrepita.
Charter: ASBN, Notai, 242
Date: 1648, dicembre 21
Abstract: Biagio Mungillo di Cusano, nella qualità di figlio e curatore del padre Cristofaro, come da atto di procura del notaio Domenico Picone di Frasso, vende, per il prezzo di ducati venti di carlini d'oro, a Giovanni Angelo Riccio della stessa terra annui carlini diciannove sui frutti e gli introiti di un castagneto della capacità di tomoli tre, sito in pertinenze di Cusano e confinante con beni degli eredi di Nicola Muncillo, beni di Alessandro Franco, beni demaniali della terra di Cusano e via pubblica.
Charter: ASBN, Notai, 243
Date: 1649, luglio 25 - 1649, agosto 14
Abstract: Due atti: con il primo, del 25 luglio 1649, Giovanni de Maio di Benevento vende a Giuseppe Vertuccio una casa di sei membri, sita in Benevento nella parrocchia di S. Maria delle Zite e confinante con i beni di Delia d'Anzi, e affida in deposito a Orazio Romano una parte del prezzo pari a ducati duecentoquindici, destinata alla ricompra di un censo di quattordici ducati annui che su detta casa suo padre Melchiorre de Maio aveva venduto per duecento ducati con atto del notaio Girolamo Grasso del 25 febbraio 1614 a Pertio de Maio e che questi aveva poi ceduto con atto del notaio Tommaso Lepore del 29 aprile 1626 a Donato Cornoldi; con il secondo atto, del 14 agosto 1649, Ambrosio Cornoldi, figlio ed erede del fu Orazio, retrovende per duecentoquindici ducati l'annuo censo di quattordici ducati a Giovanni de Maio.
Charter: ASBN, Notai, 244
Date: [1610, gennaio 1 - 1650, dicembre 31]
Abstract: Contratto di cessione per un prezzo da pagarsi in due rate, di cui la seconda di ducati sedici.
Charter: ASBN, Notai, 245
Date: [1661, gennaio 1 - 1665, settembre 17]
Abstract: Le sorelle Giulia, Feliciana e Anna Somma con i loro rispettivi mariti, Adezio de Meia, Bartolomeo […] e Pietro Perone, vendono ai fratelli Francesco e Marcello Cecere una casa di due membri, uno sottano ed uno superiore, con cortile davanti ed orto contiguo aratorio e arbustato, con noci ed altri alberi da frutto, sita in Bonea, casale di Montesarchio, nel luogo detto li Somma, confinante con beni degli eredi di Antonio Somma, beni degli stessi fratelli Cecere e via pubblica, soggetta ad un diritto di passaggio in favore di detti eredi di Antonio Somma; del prezzo pattuito di ducati sessantotto, ducati sedici vanno ai coniugi Pietro e Anna, a saldo della dote di quest'ultima, e i rimanenti ducati cinquantadue sono divisi in tre parti da assegnarsi alle tre coppie.
Charter: ASBN, Notai, 246
Date: 1651, dicembre 30
Abstract: Boccio, Andrea e Cesare dello Fusco, fratelli della terra di Morcone, vendono con patto di retrovendita quandocumque per il prezzo capitale di ducati venti alla confraternita del Ss. Corpo di Cristo esistene nella chiesa di S. Bernardino di Morcone, rappresentata dal suo maestro Domenico de Nunzio, un canone o censo annuo di carlini venti, garantito sui frutti e i diritti di alcuni beni stabili di loro proprietà da cui dichiarano di percepire ogni anno un reddito di ducati sette: una casa di sei membri tra superiori e inferiori, sita in Morcone nella parrocchia di S. Maria de Donatis, e una vigna con alcuni piedi di olivo, sita nella stessa terra nel luogo dove si dice le Cappelle, confinante con beni di Sebastiano del Greco, beni di Pellidoro de Mella e via pubblica.
Charter: ASBN, Notai, 247
Date: 1652, ottobre 21
Abstract: Giovanni Tommaso Altieri del casale di San Lorenzello vende per il capital prezzo di ducati venti di carlini d'argento al monastero di S. Maria del Carmelo dello stesso casale, di stretta osservanza di S. Maria della Vita di Napoli, nelle persone del priore Cirillo Giaimo e dei padri Lorenzo Maiorino e Brocardo de Simone, annui carlini diciotto sui frutti e gli introiti di una casa di due membri, uno terraneo ed uno "pesulato", sita in detto casale, nel luogo dove si dice lo Vicinato Panella, confinante con beni di Bartolomeo Cifarelli e via vicinale da due parti, e sui frutti e gli introiti di una corte con vigna e con diversi alberi da frutta, della capacità di moggia quattro in circa, sita in pertinenze di detto casale, nel luogo dove si dice le Cesarnechie, confinante con beni di Silvia e degli eredi del fu Ferramonte Fusco, beni di Fabio e Flaminio Magnati, beni degli eredi del fu Giulio Cesare Civitillo e via pubblica; i venti ducati provengono al monastero dalla retrovendita effettuata dagli eredi del fu Giovanni Donato Carbonetta del medesimo casale di San Lorenzello.
Charter: ASBN, Notai, 248
Date: 1654, luglio 6
Abstract: Ambrogio Mareso, consigliere della sacra maestà dell'imperatore e conte palatino - in virtù di facoltà concessagli da Ferdinando III con disposizione del 22 luglio 1643 di creare e promuovere baccalaureati, licenziati, maestri, dottori e poeti laureati di qualsiasi Università o archiginnasio -, acquisito l'unanime giudizio di idoneità espresso da tre esaminatori, dichiara Giuseppe Tirozio, figlio di Claudio della città di Benevento, dottore in Filosofia e Medicina.
Charter: ASBN, Notai, 249
Date: 1656, giugno 6
Abstract: Marcello Patavino, primicerio minore, vicario del vescovo di Telese ed esecutore apostolico, rende nota e dà esecuzione ad una lettera apostolica a lui indirizzata da papa Alessandro VII e data in Roma, presso San Pietro, il 9 marzo 1655 (stile dell'incarnazione), con la quale si assegna a Donato Antonio de Blasio di Cerreto, presbitero e dottore in utroque iure, il canonicato e prebenda della chiesa cattedrale telesina, il cui servizio è stato trasferito alla chiesa della Ss. Trinità della terra di Cerreto e che si sono resi vacanti per la morte del canonico Giovanni Antonio Giamei.
Charter: ASBN, Notai, 251
Date: [1623, gennaio 1 - 1656, dicembre 31]
Abstract: Minichello […] cede per il final prezzo di ducati diciassette di carlini d'argento ad Angelo e Domenico Landolfo un terreno sito in territorio del casale di Bucciano, nel luogo dove si dice allo Fizzo.
Charter: ASBN, Notai, 250
Date: [1630, gennaio 1 - 1656, dicembre 31]
Abstract: Costituzione di procura genarale da parte del duca di Maddaloni.
Charter: ASBN, Notai, 252
Date: 1658, novembre 23
Abstract: Cesare Greco, duca di Montenero di Bisaccia, raggiunge una transazione con l'abate Giovanni Michele Amodeo di Isernia, procuratore - procura redatta per mano del notaio Salvatore Martelli di Roccamandolfi il 16 ottobre 1658 - di suo padre Giacomo Amodeo, già agente generale del duca Giovanni Francesco Greco, padre di Cesare, poi della duchessa Eleonora Ramirez Moncalvo, madre dello stesso, e infine dei di lui fratelli Carlo e Giuseppe, per il quale accordo il duca rinuncia a quanto pretende da detto Giacomo, come saldo dell'amministrazione dei beni della famiglia Greco, e l'abate rinuncia a ducati tremilasettecentoquattro che pretende di vantare come credito nei confronti della stessa famiglia per varie cause, tra le quali il monacaggio delle sorelle di Cesare, Lucia ed Agnese, entrate nel convento di S. Chiara di Isernia con il nome di suor Colomba e suor Michela Arcangela; il duca riconosce come unico debito ducati cinquecentodue anticipati da Giacomo Amodeo agli eredi del fu Giovanni Luca Cimorello per capitale e terze scadute e che scadranno entro il 1660; infine il duca riconosce le vendite fatte dal padre Giovanni Francesco e dal fratello Carlo a detto Giacomo di molti beni stabili in Isernia, tra i quali una casa sita dove si dice alla Campanella, confinante con beni di Placido Casapenta e mura della città, che dallo stesso Giovanni Francesco era stata lasciata in legato al figlio naturale Ippolito Greco, sua vita natural durante.
Charter: ASBN, Notai, 253
Date: 1660, febbraio 22
Abstract: Carlo Pauliello di Montesarchio, per pagare un debito maturato con il medico Giulio Cesare de Blasio, vende per ducati venti senza patto di retrovendita ad Anello Perilozzo della stessa terra una casa, consistente in quattro membri, due sottani e due soprani, con un casaleno diruto, sita in pertinenze di Montesarchio, nel luogo dove si dice Lato Vetere, confinante con beni di Ferdinando de Gallo, beni di Bartolomeo de Guida, beni degli eredi del fu Giulio Rotaniello e via pubblica; Anello promette di pagare ducati dieci a detto Carlo nel giorno della festa di S. Giacomo prossimo venturo senza interessi e, per i rimanenti ducati dieci, di pagare al medico Giulio Cesare de Blasio, al quale lo stesso Carlo li ha ceduti a saldo dei propri debiti, annui carlini otto in perpetuo nel giorno ventidue febbraio.
Charter: ASBN, Notai, 254
Date: 1660, marzo 3
Abstract: Alessandro VII assegna a Pompilio Varrone, che è stato fino a poco tempo prima canonico secolare della chiesa di S. Martino della città di Cerreto in diocesi telesina e che ha restituito questo beneficio, una pensione di venti ducati annui in monete del regno napoletano, tratta dai frutti, redditi ed introiti dello stesso canonicato e prebenda ora concessi al canonico Antonio Civili.
Charter: ASBN, Notai, 255
Date: 1661, aprile
Abstract: Antonio Molinetto, veneto, dottore in filosofia e medicina, professore primario di anatomia e chirurgia ordinaria dell'archiginnasio di Padova, acquisito dal collegio dei professori dell'università di Padova il giudizio di idoneità - unanime per filosofia e a maggioranza per medicina - crea Antonio Luigi de Brindisi, figlio di Domenico, dottore in filosofia e medicina.
Charter: ASBN, Notai, 256
Date: 1662, settembre 15
Abstract: Il notaio Silvestro Flaminio Palmieri di Faicchio rende in forma pubblica uno strumento stipulato dal defunto notaio Giovanni Lazaro Palmieri, rinvenuto tra gli atti di quel notaio conservati dall'altro notaio Domenico Palmieri, nel quale strumento Luigi de Amico, giurato e serviente della curia della terra di Faicchio, per ragione del suo ufficio e in nome di Laura Martino, vedova di Antonio Nicolario della terra di Vitulano, vende all'asta, su istanza della creditrice Camilla Gentile e in vigore di decreto della curia della terra di Faicchio emesso il 10 giugno 1662, al migliore offerente Agostino Ciolella un possedimento di moggia uno e mezzo di terreno arbustato e vitato, sito nel luogo dove si dice alli Vignali, confinante con i beni di detto Agostino e beni di Giacomo Isotta; per i ducati venti offerti come prezzo del possedimento, Agostino si impegna a pagare a detta Camilla Gentile annui carlini diciotto a titolo di interesse al nove per cento.
Charter: ASBN, Notai, 257
Date: [1635, marzo 1 - 1665, marzo 31]
Abstract: Ascanio Morello e suo figlio Giovanni Giacomo di Faicchio stipulano con Giovanni Lorenzo Petrillo, Agostino Petrillo e Giovanni Vittorio Della Vecchia di Alvignano i capitoli per il matrimonio da contrarsi tra Caterina Morello, figlia di Ascanio e sorella carnale di Giovanni Giacomo e vedova di Rinaldo Ferraro di Faicchio, e detto Giovanni Lorenzo Petrillo, giusta i patti conclusi nei giorni precedenti, che prevedono l'assegnazione di beni dotali e corredali per complessivi ducati centosettanta.
Charter: ASBN, Notai, 258
Date: 1665, giugno 7
Abstract: La chiesa e ospedale della Ss. Annunziata della terra di Guardia, nelle persone dei suoi economi e procuratori Leonardo Morone e Antonio de Iuliano, concede in enfiteusi a ventinove anni "ad renovandum et meliorandum" a Marco Aurelio Tessitore del fu Matteo un magazzino ad uso di conceria, con orto retrostante, sito in pertinenze di Guardia Sanframondi, nel luogo dove si dice la Chianca o lo Ratiello, confinante con beni degli eredi di Pompeo Florio, beni di Filippo Abate fu Giovanni Battista, beni di Carlo Fuschini, altri beni della Ss. Annunziata e via pubblica, magazzino che è pervenuto all'ospedale per successione del fu Antonio Florio, figlio ed erede del fu Girolamo; il canone o censo di ducati otto e mezzo sarà corrisposto ogni anno il giorno otto del mese di febbraio.
Charter: ASBN, Notai, 259
Date: [1661, aprile 1 – 1672, aprile 30]
Abstract: Nicola […] di Roccabascerana, anche in nome di suo padre Ottavio, vende a Domenico Puccio della terra di Pannarano, per il final prezzo di ducati quindici e tarì due di carlini d'argento, un territorio sito nella medesima terra di Pannarano nel luogo dove si dice la Cerreta, confinante con altri beni dello stesso Domenico, sul quale territorio grava il peso di due messe da celebrarsi ogni anno.
Charter: ASBN, Notai, 260
Date: 1671, agosto 17
Abstract: Giovanni Pietro Testa di Ceppaloni vende per dodici ducati in carlini d'argento a Giovanni Principe di Roccabascerana alcuni beni stabili siti in pertinenze di Roccabascerana e pervenuti in suo possesso dopo la morte della moglie Isabella Sposito - che li aveva ricevuti in donazione da Sapatino Parrella di Roccabascerana con atto del notaio Ottavio Imbriani della stessa terra del 7 aprile 1630, riportato in calce al presente atto - e del loro figlio Giovanni Testa; i beni consistono in una vigna di un moggio circa con un po' di terreno seminatorio e fruttato e con alcune querce, sita nel casale di Cassano nel luogo detto Le Curti, confinante con beni degli eredi di Marco Imbriani, beni di Giovanni Principe e via pubblica; un pezzo di terra di tre quartaroli seminativo e fruttato in luogo detto Sant'Andrea, confinante con beni di Nicola Principe, beni di Donato Russo e via pubblica; un pezzo di terra aratoria di due moggia circa in luogo detto Ripalda, confinante con beni della curia baronale di Roccabascerana, altri beni di Giovanni Principe, beni degli eredi di Giuseppe Principe e vallone pubblico Iemale; una casa di più membri sottani e sotterrranei in casale Cassano con cortile e altre comodità, coperta a scandole, confinante con beni del fu Marsilio Abbate, beni di Giovanni del fu Ottaviano Principe e via pubblica, con orticello contiguo dell'estensione di quattro misure, con alberi di noci e altri frutti, confinante con beni del detto Giovanni del fu Ottaviano Principe, beni della commenda di S. Giovanni gerosolomitano di Montesarchio e beni di Pietro Sposito.
Charter: ASBN, Notai, 261
Date: [1672], febbraio 22
Abstract: Donato del fu Andrea Russo di Roccabascerana, essendo debitore per ducati otto in carlini d'argento a Giovanni […] e non essendo in grado di restituirglieli, gli cede in perpetuo per quattro ducati un orticello arbustato e fruttato della capacità di un quarto circa, sito in Roccabascerana nel luogo detto Alli Russi, confinante con beni di Donato Parrella, beni di Domenico Gorriero, che furono di Francesco e Gaetano Parrella, e via pubblica, soggetto al solo peso fiscale; e per i restanti quattro ducati un altro pezzo di terra della capacità di quattro misure circa, sito in Roccabascerana nel luogo detto Le Curti, confinante con beni di Giovanni Battista Parrella e del fu Minichello Parrella; con il patto, non soggetto a prescrizione, di retrovendita nel momento in cui lo stesso Donato dovesse assolvere al debito.
Charter: ASBN, Notai, 262
Date: 1673, gennaio 22
Abstract: Cesare Todisco di Faicchio vende a Cristofaro de Antonuti della stessa terra, per il final prezzo di ducati cinquantanove di carlini d'argento, un terreno dell'estensione di moggia due e mezzo - con cortile murato, casaleno e forno - che è parte di un terreno della capacità complessiva di circa quattro moggia, sito in pertinenze di Faicchio e confinante con beni di Leone Moncillo, beni di Marco de Antonuti, beni di Flavio Todisco e via pubblica, che lo stesso Cesare ha negli anni scorsi acquistato per cento ducati da suo fratello Flavio Todisco e da Vincenzo Russo con atto del notaio Giovanni Lazaro Palmieri della terra di Faicchio.
Charter: ASBN, Notai, 263
Date: 1676, gennaio 6
Abstract: Pasquale e Antonio de Donno di Vitulano vendono, per il prezzo di ducati quattro da corrispondere entro il 10 aprile 1676, a Girolamo de Jacobo della stessa terra una parte di vigna con olivi ed altri alberi, sita in territorio di Vitulano nel luogo detto lo Pianerto, redditizia al monastero di S. Maria de Gruptis per annui carlini dodici da pagarsi il 15 agosto.
Charter: ASBN, Notai, 264
Date: 1681, luglio 13
Abstract: Alla presenza di Clemente Bernabei, governatore della città di Pentema, i sindaci e amministratori delle terre di Opi - Ludovico Callone, Giovanni di Iatto e Giuseppe Leone - e di Pescasseroli - Donato Crida e Addiego Saltarelli - raggiungono un accordo per porre fine alla dispendiosa lite che vede le due università contrapposte davanti alla Regia camera riguardo alla bonatenenza che l'università di Opi pretende di esigere dai cittadini del Peschio che possiedono terreni nelle pertinenze della stessa terra di Opi.
Charter: ASBN, Notai, 265
Date: 1682, luglio 5
Abstract: Antonio Iascone di Benevento, volendo evitare la propria carcerazione per debiti e la subastazione di una sua casa ipotecata a diversi creditori, vende per ducati duecentottanta a Francesco Russo di Benevento quella stessa casa, consistente in portone di marmo intagliato, cortile coperto parte a volta e parte a solaio, un poco di cortile scoperto con pozzo di acqua sorgente, grotte, scala di fabbrica con gradini di marmo fino al primo ballatoio e poi di quadrelloni, magazzino grande redditizio "iure legati" alla chiesa di S. Maria di Costantinopoli per annui ducati cinque, piccola dispensa, sala con soffitto con due stipi, tre camere una dentro l'altra, cucina grande con focolare, stalletta, altra camera, altra cucina, due cellari con porta sulla strada pubblica e loggia scoperta, sita in Benevento nella parrocchia di S. Donato, confinante con vie pubbliche su due lati, piano di detta parrocchia, beni di Giuseppe Iannasso, beni di suor Lucrezia Coscia, beni di Domenico de Luca e strettola che conduce alla chiesa parrocchiale; dei ducati duecentottanta offerti dal compratore, ducati trenta sono pagati alla stipula dell'atto e i rimanenti ducati duecentocinquanta seguendo un ordine di priorità dettato dai diritti vantati dai diversi creditori.
Charter: ASBN, Notai, 266
Date: 1683, dicembre 26
Abstract: Con bolla del 26 dicembre 1683 Mattia di Paduli, abate della collegiata e ricettizia chiesa di S. Bartolomeo della terra di Paduli, conferisce in beneficio ad Ambrosio Follo, suddiacono della stessa chiesa, tre salme di terreno site in Paduli, una parte in località alle Toppe - confinante con beni della cappella di S. Nicola di Paduli, beni del patrimonio del fu Leonardo Arcimoldo e via pubblica - e una parte in località Ravana - confinante con beni della curia baronale di Paduli, beni di Marco Mazzeo e altri confini -; con atto del notaio Marcello Gambacorta del 20 gennaio 1684, Ambrosio Follo entra in possesso dei descritti terreni.
Charter: ASBN, Notai, 267
Date: 1686, marzo
Abstract: Papa Innocenzo XI, in considerazione delle virtù e dei meriti di cui l'Altisssimo ha insignito la persona del cardinale Vincenzo Maria Orsini e della lodevole opera che questi ha finora svolto nella Chiesa cesenatense, lo trasferisce alla Chiesa beneventana e di quella Chiesa e diocesi lo nomina arcivescovo e amministratore.
Charter: ASBN, Notai, 268
Date: 1688, novembre 6
Abstract: Privilegio di dottorato in utroque iure di Vito Cardinale di Vitulano di anni ventuno: la cerimonia di conferimento del dottorato in diritto canonico e civile si svolge il 18 gennaio 1688 nella cappella della casa di Marino Francesco Maria Caracciolo Arcella, gran cancelliere del regno, alla presenza del pro-vice gran cancelliere Rodolfo Marano, stante l'impedimento del vice gran cancelliere Alvaro Quadra, che ha presieduto gli esami di idoneità e l'accertamento sugli studi condotti per un quinquennio continuato da detto Vito.
Charter: ASBN, Notai, 269
Date: 1692, aprile 18
Abstract: Francesco de Benavides, conte di Santo Stefano, viceré di Napoli dal 1687 al 1695, dopo diligente esame sostenuto in regia curia, ammette Nicola Verdura, di anni venticinque, della terra di Fragneto in provincia di Principato Ultra, all'ufficio di pubblico notaio.
Charter: ASBN, Notai, 270
Date: 1693, febbraio 16
Abstract: Papa Innocenzo XII investe Accursio Mazzacane di Telese del canonicato e prebenda della Chiesa telesina, resisi vacanti per la morte di Mariano de Mariano.
You are copying a text frominto your own collection. Please be aware that reusing it might infringe intellectual property rights, so please check individual licences and cite the source of your information when you publish your data