Fond: Fondo Notai (1426-1806)
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Charter: ASBN, Notai, 270
Date: 1693, febbraio 16
Abstract: Papa Innocenzo XII investe Accursio Mazzacane di Telese del canonicato e prebenda della Chiesa telesina, resisi vacanti per la morte di Mariano de Mariano.
Charter: ASBN, Notai, 271
Date: 1693, novembre 22
Abstract: Donato Florio di Civitella riceve a titolo di mutuo gratuito da Domenico di Vincenzo Fuschino di Guardia Sanframondi centosessantuno ducati in carlini d'argento, che si impegna a restituire in tre soluzioni: cinquanta ducati il 25 dicembre del corrente anno 1693, altri cinquanta ducati il 29 giugno dell'entrante anno 1694 e i rimanenti sessantuno ducati il 15 agosto dello stesso anno.
Charter: ASBN, Notai, 272
Date: 1695, aprile 16
Abstract: Il cardinale Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo della Chiesa beneventana, approva e conferma la sentenza emessa in data 13 febbraio 1695 dal provicario generale Tommaso Antonio Cepolla sullo ius nominandi degli economi e amministratori della cappella o confraternita del Ss. Corpo di Cristo, eretta nella chiesa arcipresbiterale di S. Salvatore in Pontelandolfo, di ius patronato dell'università di quella stessa terra.
Charter: ASBN, Notai, 273
Date: 1697
Abstract: In virtù della facoltà concessa con lettera del viceré Luigi de la Cerda data in Napoli il 20 giugno 1697, il notaio Angelo Giannelli rende in pubblica forma uno strumento redatto il 22 luglio 1695 da suo fratello, il notaio Tommaso Andrea Giannelli - rimasto in forma di imbreviatura per la morte dello stesso Tommaso -, con il quale Francesco Flovietta, economo della cappella del Ss. Corpo di Cristo eretta nella chiesa cattedrale di Sant'Agata de' Goti, con l'assenso di Giacomo Carcio, vescovo di quella città, espresso in data 5 maggio 1695, concede alla terza generazione per l'annuo canone di ducati quindici a Bartolomeo Pizzella un territorio incolto di moggia trenta a corpo e non a misura, del valore in proprietà di ducati duecentosessanta e in reddito di ducati otto, sito in pertinenze di Sant'Agata de' Goti nel luogo dove si dice Ciesco di Noce, confinante con beni dell'Abbazia di S. Maria, beni della chiesa di S. Francesco, beni della chiesa di S. Maria di Costantinopoli e beni di Francesco Antonio Coscia.
Charter: ASBN, Notai, 274
Date: 1698, dicembre 4
Abstract: Eugenia Masone, vedova di Giuseppe Fusco, e Lorenzo Fusco suo figlio, anche in nome della zita Cristina Fusco, rispettivamente loro figlia e sorella - Eugenia esclusivamente come madre e tutrice dei suoi figli minori - promettono a Giacomo Mattei di San Lorenzello in dote per il matrimonio da contrarsi tra i detti Giacomo e Cristina cento ducati di carlini d'argento, di cui sessanta versati subito e quaranta entro tre anni dalla celebrazione del matrimonio, e beni corredali da consegnarsi in occasione dello sposalizio.
Charter: ASBN, Notai, 275
Date: 1700, giugno 19
Abstract: Ludovico de la Cerda, duca di Medinaceli, viceré di Napoli dal 1696 al 1702, ammette Giovanni Battista Gambacorta della terra di Apice, in provincia di Principato Ultra, al notariato per le province di Principato Ultra e Capitanata - dopo che un diligente esame condotto nella regia curia lo ha trovato sufficiente ed idoneo ad esercitare quell'ufficio - e gli concede licenza di redigere in forma pubblica strumenti stipulati per mano di altri notai e, per la prematura morte di questi, rimasti allo stato di imbreviature ovvero strumenti che altri notai in nessun modo possono scrivere per il tremore della mano dovuto ad un perpetuo morbo o all'età decrepita; il notaio Gambacorta presta giuramento il 23 giugno 1700 nelle mani di Tommaso Manfredi, visitatore dei notai per la provincia di Principato Ultra.
Charter: ASBN, Notai, 276
Date: [1700, aprile 5 - 1700, novembre 1]
Abstract: Privilegio di dottorato in Utroque Iure conseguito da Domenico Caiazza della terra di Casalduni.
Charter: ASBN, Notai, 277
Date: [1601, gennaio 1 - 1700, dicembre 31]
Abstract: La commenda di S. Giovanni Galere concede ad Antonio […] in enfiteusi a 29 anni una casa di più membri - cioè un cellaro terragno largo palmi ventotto e lungo palmi trentadue, una stalletta larga palmi diciassette e lunga palmi dodici e sopra il cellaro una sala larga palmi ventiquattro e lunga palmi ventotto - sita in Benevento nella parrocchia S. Giacomo de Foris, per l'annuo canone di carlini venti, con facoltà di affrancarla entro venti anni offrendo in permuta un bene stabile sufficiente ad assicurare alla commenda una rendita annua di quattro ducati.
Charter: ASBN, Notai, 278
Date: 1701, ottobre 19
Abstract: Strumento dotale per il matrimonio da contrarsi tra Antonia Bottecella del casale di Sant'Angelo a Cupolo - per la quale agiscono il fratello Francesco e la madre Marzia Tinello, vedova di Bartolomeo Bottecella - e Vincenzo Zuzolo del casale del Perrillo.
Charter: ASBN, Notai, 279
Date: 1703, maggio 1
Abstract: Juan Manuel Fernandez Pacheco de Acuna, marchese di Villena, duca di Escalona e conte di Santo Stefano, viceré luogotenente e capitano del regno di Napoli dal 1702 al 1707, nella qualità di regio uditore generale dell'esercito accoglie l'istanza di Antonio De Maria della terra di Vitulano Santa Maria, soldato del battaglione a piedi del reggimento di Montesarchio, e lo dichiara soldato veterano per aver servito per più di venti anni continui, ammesso a godere dei privilegi concessi dall'imperatore Carlo V, per i quali i soldati veterani godono di tutte le franchigie come se fossero ancora in servizio.
Charter: ASBN, Notai, 280
Date: 1704, dicembre 25
Abstract: Domenico Falco del casale di Paolisi si impegna a pagare ad Antonio Russo della terra di Rotondi ducati quaranta di carlini, versando ducati dieci - ma anche otto o nove, se non dovesse avere una disponibilità sufficiente - entro il mese di settembre 1705 e trattenendo il rimanente con un interesse del sette per cento da corrispondersi ogni anno il giorno 25 dicembre, iniziando dal 1705: in questo modo si pone fine ad una lite sul possesso di un comprensorio di case - consistente in due membri inferiori, alzata sul cortile, cortile comune, orto dell'estensione di un quarto di moggio e pagliaio nel cortile - sito in detto casale, nel luogo dove si dice li Russi, confinante con beni della cappella del Monte dei morti eretta nella chiesa arcipretale di Paolisi, beni di Tommaso Rossi e, l'orto, con beni di Francesco Miele, beni di Angelo Federico e via pubblica; il comprensorio, di proprietà del Russo, a causa di debiti contratti dallo stesso Russo con Francesco Roggerio, è stato oggetto di vendita giudiziaria per decreto della curia di Arpaia, attribuito per ducati quaranta al medesimo Roggerio e da questi venduto per la stessa somma a Domenico Stroffolino e Domenico Falco, in solido, con atto del notaio Antonio de Santaro di Airola.
Charter: ASBN, Notai, 281
Date: 1706, marzo 22
Abstract: La Regia camera della sommaria, nella persona del suo presidente Baldassar de los Cobos y Luna, ordina con lettera patente che, in virtù dei decreti generali della stessa Camera, Michele Manginiello della terra di Guardia Sanframondi, "homo negoziante di sole pede e tutte sorte di coivame concie e non concie … e ogni altra sorte di robbe", e i suoi compagni e garzoni siano esonerati negli spostamenti che compiono per il loro commercio dal pagamento di dogane, fundico, cinque per cento, gabelle, carlino ad oncia, dazi, piazze, scafe, ponti, pedaggi, catapanie e qualsiasi altro balzello tanto regio quanto baronale.
Charter: ASBN, Notai, 282
Date: 1706, aprile 23
Abstract: Il monastero di S. Spirito, nelle persone del priore Placido Zito e dei monaci, concede a Giuseppe de Filippo di Foglianise in enfiteusi a terza generazione per l'annuo canone di carlini dieci e mezzo, da corrispondersi ogni anno il giorno 4 ottobre, una vigna con viti latine, della capacità di tre quartaroli circa, sita in pertinenze di Foglianise, nel luogo dove si dice San Marco, già concessa a Giovanni Domenico de Mendato e devoluta al monastero per alienazione; Giuseppe de Filippo paga una tantum al monastero ducati quattro a titolo di laudemio.
Charter: ASBN, Notai, 283
Date: 1716, settembre 17
Abstract: Pietro Giamei, utriusque iuris doctor, archidiacono telesino, abate di S. Benedetto di Ponte, vicario generale del vescovo di Telese Biagio Gambaro, su mandato dello stesso vescovo concede a Giuseppe, al dottor fisico Carlo, e a Silvio, Nicola, Pasquale, Marco e Ippolita Ferrara, figli del dottor fisico Francesco Ferrara e della fu Isabella Rossi, figlia di Fabrizio, di fondare un beneficio ecclesiastico o cappellania - di jus patronato dei loro discendenti o, se questi dovessero mancare, dei discendenti dell'altra figlia di Fabrizio Rossi, Patrizia, coniugata con Tommaso Cassella - nella cappella e altare di S. Nicola di Bari e di S. Antonio di Padova, eretti nella matrtice e arcipretale chiesa di San Lorenzo Maggiore, in esecuzione delle volontà testamentarie del defunto loro avo materno Fabrizio Rossi, contenute nello strumento redatto dal notaio Emilio Ferrara in data 30 marzo 1710; dei quattrocento ducati destinati a questo scopo solo quaranta sono disponibili, oziosi in cascia in potere di Giuseppe Ferrara, essendo il resto ipotecato: centocinquantanove ducati ai fratelli Cesare e Lorenzo Paolella e a mastro Lorenzo Lauria, sessanta a Pietro Bruno della Guardia, trentuno al reverendo Benedetto Coppola, dieci ai coniugi Donato Pezzullo e Diana Antinore e cento a Francesco Ferrara, genero del testatore.
Charter: ASBN, Notai, 284
Date: 1716, novembre 1
Abstract: Pietro Giamei, arcidiacono telesino, abate di S. Benedetto del castello di Ponte, vicario generale del vescovo di Telese Biagio Gambari, conferisce al reverendo Giuseppe Ferrara della terra di San Lorenzo Maggiore - su indicazione del dottor fisico Carlo e di Silvio, Nicola, Pasquale, Marco e Ippolita Ferrara - il beneficio semplice e sine cura sotto l'invocazione di S. Nicola e S. Antonio di Padova eretto nella omonima cappella ed altare esistente nella chiesa madre di detta terra; lo ius patronato del beneficio, al quale corrisponde lo ius nominandi del beneficiato, spetta ai discendenti in linea maschile e femminile di Fabrizio Rossi, avo materno dei fratelli Ferrara.
Charter: ASBN, Notai, 285
Date: 1721, dicembre 31
Abstract: Filippo Albino, patrizio beneventano, vescovo di Sant'Agata de'Goti e barone di Bagnoli, ammette il reverendo Simone Fusco della terra di Frasso nel collegio dei sacerdoti del coro eretto nella chiesa del Ss. Corpo di Cristo in detta città di Sant'Agata de'Goti, dandogli stallo in coro e voce in capitolo, con tutti i frutti e proventi, onori e oneri annessi e connessi.
Charter: ASBN, Notai, 286
Date: [1735, gennaio 1 - 1735, dicembre 31]
Abstract: Emanuele d'Orleans, conte di Charny, luogotenente di re Carlo di Borbone, conferisce a Simone Gizzio della città di Cerreto, provincia di Terra di lavoro, il privilegio del pubblico ufficio del notariato.
Charter: ASBN, Notai, 287
Date: 1736, novembre 12 - 1736, dicembre 10
Abstract: Due atti: nel primo, dato in Napoli il 12 novembre 1736, la Regia camera della sommaria, nella persona del suo presidente luogotenente don Michele Imperiale, principe di Francavilla, ordina con lettera patente che, in virtù dei decreti generali della stessa Camera, Giuseppe e Michele Pingue, padre e figlio (questi nomi risultano in epoca posteriore cassati e sostituiti con quelli di Andrea Guido e Nicola Pingue), mercanti di sòle della terra di Guardia Sanframondi, e i loro compagni e garzoni siano esonerati dal pagamento di dogane, fundico, cinque per cento, gabelle, carlino ad oncia, dazi, piazze, scafe, ponti, pedaggi, catapanie e qualsiasi altro balzello tanto regio quanto baronale negli spostamenti che compiono in tutto il regno per "vendere, comprare e barattare panni, tele, ferrannine, tanto di colore quanto di ogni altra maniera, corame, pelli conce e non conce, sòle negre di baccine, bianche, pelli di volpe, di faina, di meloglia, di martora quanto di ogni altra sorte, pezzilli di filo, di seta, di argento buono e falso, lenze di seta, di panno, quanto di ogni altra sorte, strenghe, zigarella di seta, di cucullo di filo, quanto di ogni altra sorte, qualsisiano colore, trappetti di lana, pettini di avolio, di legno, di corno, quanto di ogni altra sorte, scarpe tanto di baccine, quanto di cordoame, e di ogni altra sorte, signacoli, pentelle, forbici, coltelli pontuti e spontuti, puntaroli, mannare, ed ogni altra sorte di coltellame come ogni altra sorte di robbe"; nel secondo atto, dato in Lucera il 10 dicembre 1736, si ribadiscono queste franchigie e prerogative in particolare per la provincia di Capitanata e contado di Molise; in calce il notaio Nicola Garofalo di Guardia Sanframondi attesta che la copia è estratta dall'originale esibito da Marzio Guida, cassiere [del Monte di pietà sotto il titolo di S. Sebastiano della terra di Guardia Sanframondi].
Charter: ASBN, Notai, 288
Date: 1737, maggio 20
Abstract: Don Niccolò Capaccio, vicario del monastero dei padri celestini di S. Spirito di Vitulano e al presente unico padre ivi esistente, rinnova a Pietro Randelli del fu Andrea della terra di Vitulano Foglianese la concessione di due pezzi di territorio seminatorio con querce, della capacità complessiva di tomoli otto circa, siti nella terra di Vitulano Foglianese, nel luogo dove si dice l'Acquara o la Valle, confinanti uno con beni di detto Pietro da più parti e con via pubblica e l'altro con beni dello stesso Pietro e beni che furono dei signori Pedicini e che ora sono posseduti dal medesimo Pietro, terreni già concessi alla terza linea o generazione mascolina, per lo stesso annuo censo enfiteutico di tomoli tre di grano alla misura di regno, al bisnonno di Pietro, Andrea Randelli senior, con strumento redatto dal notaio Giuseppe Marcarelli di Vitulano; il rinnovo è ancora alla terza generazione mascolina, iniziando con Pietro e continuando con i suoi figli, se egli dovesse abbandonare l'abito clericale ed ammogliarsi, ovvero con i figli di suo fratello Bartolomeo Randelli.
Charter: ASBN, Notai, 289
Date: [1701, gennaio 1 - 1740, dicembre 31]
Abstract: La Regia camera della sommaria ordina con lettera patente che, in virtù dei decreti generali della stessa Camera, Alessio Sellaroli, mercante di sòle della terra di Guardia Sanframondi, e i suoi compagni e garzoni siano esonerati negli spostamenti che compiono per il loro commercio di cuoiame, pelli, scarpe, coltelli, panni, merceria ed altro dal pagamento di dogane, fundico, cinque per cento, gabelle, carlino ad oncia, dazi, piazze, scafe, ponti, pedaggi, catapanie e qualsiasi altro balzello tanto regio quanto baronale; in calce il notaio Nicola Garofalo di Guardia Sanframondi, attesta che la copia è estratta dall'originale esistente nel Monte di pietà sotto il titolo di S. Sebastiano della terra di Guardia Sanframondi, esibito da Marzio Guido, cassiere di quel Monte, e testifica altresì che Nicola Foschini e i suoi fratelli sono di Guardia e compagni negozianti, come lo fu il defunto Alessio Sellaroli.
Charter: ASBN, Notai, 290
Date: 1742, settembre 16
Abstract: La famiglia Recupito Ascolese, discendente dal fu Francesco, marchese di Rasano, di Pacento e dello stato di Anversa, chiede di essere aggregata alla nobiltà di Benevento.
Charter: ASBN, Notai, 291
Date: 1750, febbraio 26
Abstract: [Francesco Landi, cardinale sotto] il titolo di San Giovanni a Porta latina e arcivescovo della Chiesa metropolitana di Benevento, nomina Assensio de Tomaso della terra di Matrice rettore della chiesa arcipretale di S. Silvestro della stessa terra, dopo che questi è risultato idoneo ai relativi esami.
Charter: ASBN, Notai, 292
Date: 1750, giugno 6
Abstract: Papa Benedetto XIV concede l'investitura del canonicato e prebenda della Chiesa di Sant'Agata de' Goti, benefici il cui valore complessivo, computati anche gli eventuali frutti, redditi e proventi annessi, non supera i ventiquattro ducati di oro di camera e che si sono resi vacanti per la libera restituzione da parte del precedente titolare.
Charter: ASBN, Notai, 293
Date: 1759, luglio 28
Abstract: Carlo di Borbone ammette Bartolomeo Mazzeo della terra di Paduli in provincia di Principato Ultra al notariato - dopo che un diligente esame condotto nella regia curia lo ha trovato sufficiente ed idoneo ad esercitare quell'ufficio - e gli concede licenza di redigere in forma pubblica strumenti stipulati per mano di altri notai e, per la prematura morte di questi, rimasti allo stato di imbreviature ovvero strumenti che altri notai in nessun modo possono scrivere per il tremore della mano dovuto ad un perpetuo morbo o all'età decrepita; sul verso della pergamena nota del giuramento prestato il 16 agosto 1759 dal notaio Mazzeo nelle mani di Angelo Ciampone, governatore e giudice della curia ducale della terra di Paduli.
Charter: ASBN, Notai, 294
Date: 1759, ottobre 6
Abstract: Marino Francesco Maria Caracciolo Arcella, principe di Avellino, duca di Atripalda, gran cancelliere del regno, conferisce il dottorato in utroque iure a Giuseppe Mastrocinque della città di Troia, in provincia di Capitanata, di anni ventuno, studente per tre anni in diritto pontificio e cesareo presso lo Studio generale napoletano, approvato all'unanimità idoneo con sommo onore e massima lode e ammirazione il 24 settembre 1759, dopo gli esami sostenuti dal 21 al 23 dello stesso mese.
Charter: ASBN, Notai, 295
Date: 1763, giugno 1
Abstract: Papa Clemente XIII investe il canonico beneventano Giovanni Tommaso Sabariano del canonicato e prebenda della Chiesa beneventana, benefici il cui valore complessivo, computati anche gli eventuali frutti, redditi e proventi annessi, non supera i ventiquattro ducati di oro e che si sono resi vacanti per la morte del precedente titolare, il canonico Donato Buonpane.
Charter: ASBN, Notai, 296
Date: [1750, gennaio 1 - 1800, dicembre 31]
Abstract: Tariffa principale della curia di Durazzano e dei suoi casali.
Charter: ASBN, Notai, 297
Date: 1806, ottobre 30
Abstract: Privilegio di licenza in farmacia: Tiberio Cammaioli, professore di medicina dell'Università di Napoli, primario nel nosocomio A.G.P. e regio protomedico, ascoltati il dottor fisico Donato Rossi e il farmacista Nicola Peccerella sui buoni costumi, la dottrina e la perizia di Domenico Sorda di Fragneto Monforte nella provincia di Montefusco, lo dichiara farmacista e gli concede la facoltà di preparare e somministrare i farmaci prescritti dai medici.
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